SPORT, DA REGIONE E CIP LAZIO CORSI FORMAZIONE PER INCLUSIONE DISABILI
“La pratica sportiva come diritto di cittadinanza per tutti, senza esclusioni e preclusioni, e come strumento di costruzione di comunità aperte e inclusive verso le persone socialmente più fragili, in particolare per le persone con disabilità. Questo l’impegno alla base del progetto ‘L’Altra Faccia dello Sport! Il Mondo Paralimpico’, un ciclo di corsi di Informazione/Formazione in materia di attività sportiva rivolto alle persone disabili, presentato oggi presso la sede della Regione Lazio alla presenza dell’assessore regionale alle Politiche Sociali e Sport, Rita Visini e del Presidente del CIP Lazio, Pasquale Barone.
Il primo dei sei corsi, organizzati dal Comitato Italiano Paralimpico Regione Lazio con il sostegno della Regione Lazio, e programmati su tutto il territorio regionale, si svolgerà il prossimo 27 settembre 2014, presso la Sala Congressi dell’Hotel Villa Altieri, Albano Laziale”. Lo rende noto la Regione Lazio: “Il progetto di Informazione/Formazione è rivolto a chi opera nel mondo delle università, dei comuni e provincie, delle associazioni sociali di volontariato e associazioni sportive, ha lo scopo di fornire attraverso azioni formative, corrette e specifiche nozioni di cultura sportiva per disabili. La formazione delle risorse umane, l’aggiornamento delle competenze, l’istruzione tecnica e professionale assumono un ruolo che risulta fondamentale per rispondere alle esigenze in atto nel comparto della pratica sportiva per disabili. Uscire dall’improvvisazione, talvolta meritevole ma non efficace per entrare in un sistema di certezze tecniche, professionali e culturali, è un interesse di tutti. A fine corso verranno rilasciati attestati di partecipazione”.
“Siamo grati al Cip Lazio per questo progetto da sviluppare su tutto il territorio regionale – ha spiegato l’assessore regionale alle Politiche Sociali e Sport, Rita Visini – E’ davvero una opportunità importante per poter sviluppare e sostenere il grandissimo valore aggiunto che viene dato ad una comunità attraverso, per esempio, un progetto di sport ed educazione. C’è bisogno di sostenere i progetti e le realtà sul territorio e di promuovere nuove occasioni, penso soprattutto ai territori più periferici. Ci sono ancora troppe barriere che ostacolano l’accesso universale alla pratica sportiva per i disabili barriere invisibili, come la mancanza di informazione e formazione, la diffidenza con cui molti, a livello istituzionale o sportivo, guardano allo sport per persone con disabilità”.
Parole rimarcate anche dal Presidente CIP Lazio Pasquale Barone, ideatore del progetto: “Bisogna rispondere alle esigenze delle persone con disabilità. L’essere disabile è una condizione che erroneamente troppe persone considerano appartenere ad altri. Situazione invece, che può interessare chiunque in quanto nel corso della vita ci si può trovare nella circostanza di doversi confrontare con limiti fisici, psichici, cognitivi e ambientali.
Attraverso questo progetto, creando un dialogo costruttivo con le diverse realtà istituzionali presenti sul territorio, cercheremo di rispondere in maniera adeguata alle domande e alle esigenze delle persone disabili. Albano Laziale sarà la prima delle sei tappe, che coinvolgeranno Sabaudia (LT), Viterbo, Frosinone, Roma Nord e Rieti, perché il nostro scopo è la diffusione, attraverso un’azione formativa di fondamentali e specifiche nozioni di cultura sportiva rivolta alle persone disabili. Ritengo fondamentale rappresentare le diverse esigenze delle varie discipline e disabilità operanti sul territorio e la condivisione degli intenti tra tutti i soggetti che attivamente si occupano di sport e di sociale rivolto ai disabili, sarà di sprono per tutte le persone diversamente abili a ritrovare nuove abilità e autonomie”. (Omniroma)