Fatti di Roma
SORDI, PRIMA APERTURA AL PUBBLICO PER LA VILLA: RESTAURO PRIMA DEL MUSEO
Prima apertura al pubblico della villa di Alberto Sordi. Nel giorno in cui il grande attore e regista avrebbe compiuto 95 anni, sono stati aperti per la prima volta i cancelli della sontuosa abitazione di piazzale Numa Pompilio, che affaccia sulle Terme di Caracalla, dove sarà realizzato il museo dedicato al ricordo del grande Albertone.
Del progetto, di cui si sta occupando la Fondazione Museo Alberto Sordi, istituita da Aurelia, la sorella, nel 2011 e di cui è presidente Italo Ormanni, ancora non si conoscono date precise.
“I tempi saranno ragionevolmente lunghi – ha precisato Ormanni – perché prima dobbiamo rendere abitabile la casa, per molto tempo trascurata, altrimenti non si può pensare di allestire un museo”.
Prossimo step, dunque, per la realizzazione del progetto di allestimento del museo, quello dei “lavori di conservazione edilizia che dobbiamo fare nella villa, – ha continuato Ormanni – perché ci sono infiltrazioni di umidità. Per anni la casa è stata trascurata dal punto di vista manutentivo, ci sono pezzi di intonaco che cedono, dobbiamo quindi iniziare un restauro. Faremo le cose con la massima trasparenza: chiederemo ad almeno 3 imprese specializzate un preventivo e sceglieremo quello più affidabile, sia dal punto di vista del prezzo che della rapidità dell’esecuzione”.
Quanto alla cifra che sarà necessaria per ultimare i lavori di restauro “ancora non si conosce” ha aggiunto Ormanni. Oggi intanto, alla presenza del ministro della Cultura, Dario Franceschini e del presidente della Fondazione Alberto Sordi per i Giovani, l’attore e amico, Carlo Verdone, sono stati ricordati i primi passi già compiuti in vista della trasformazione della casa in museo.
“Oggi – ha spiegato ancora Ormanni – abbiamo presentato la doppia attività della fondazione museo Alberto Sordi, da una parte la messa in sicurezza dei beni di maggior valore presenti in questa casa con il ripristino del sistema di allarme” che non era più funzionante “ed in secondo luogo – ha aggiunto – i quadri di maggior valore sono stati prestati alla Galleria nazionale d’arte moderna, quadri di De Chirico”.
Quanto alla parte archivistica “la biblioteca, i copioni, le lettere e la contabilità di casa sono invece state affidate alla sovrintendenza archivistica regionale – ha detto Ormanni – che sta catalogando, inventariando e terrà in custodia il materiale fino a quando non saranno finiti i lavori di conservazione edilizia”.