SOLIDARIETA’; CEIS DON PICCHI, “PRANZO CON I SENZA TETTO, VOLONTARIATO SIA MATERIA D’INSEGNAMENTO NELLE SCUOLE”
Un pranzo di Natale speciale quello che si è tenuto al Ceis di Don Mario Picchi. Ospiti d’onore come ogni anno oltre 100 persone senza tetto e in difficoltà della Capitale. Un menù speciale quello preparato dagli operatori e dai volontari del CEIS. A servire a tavola, invece, i ragazzi che seguono un percorso di recupero nelle comunità fondate da Don Mario Picchi. A rappresentare il Sindaco è intervenuta Valeria Baglio, presidente della Commissione consiliare di Roma Capitale per le Politiche Educative Scolastiche e l’Infanzia.
“In un momento di crisi siamo convinti che occorra fare rete – spiega Roberto Mineo, presidente del CEIS – per questo abbiamo pensato di organizzare come ogni anno questo momento conviviale come segno della necessità di aprire le nostre strutture non solo al disagio derivante dalle dipendenze, ma anche alle tante povertà che colpiscono la nostra città”.
“Siamo convinti – aggiunge Mineo – che occorra fare in modo che i giovani vengano coinvolti in attività di volontariato e che questa attività venga considerata come base formativa del percorso di studi. Per questo abbiamo chiesto alla Baglio di fare in modo che Roma Capitale si faccia promotrice di progetti nelle scuole per coinvolgere le giovani generazioni e le loro famiglie in attività di solidarietà. Il nostro sogno è che il volontariato diventi materia d’insegnamento nelle scuole”.
“Roma Capitale – ha detto Baglio – ha come priorità quella di essere accanto fattivamente alle tante emergenze sociali che colpiscono la nostra città. Per questo nel bilancio 2014 verrà data la massima priorità ai fondi per il Welfare e la scuola”.
“Luoghi come il CEIS – ha aggiunto la Baglio – dove ogni giorno si intercettano le emergenze sociali e culturali delle nostre comunità devono essere sempre più protagoniste del dialogo con le istituzioni per potere rispondere con maggiore efficacia alle crescenti richieste di sostegno da parte di famiglie, giovani e anziani”.
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