SOCIALE: DA ACLI ROMA E MUNICIPIO IV AL VIA IL PROGETTO “IL PANE A CHI SERVE 2.0”
E’ stato presentato, oggi, presso il Centro Culturale Gabriella Ferri, via Galantara 7, il progetto “Il pane a chi serve 2.0“, promosso dalle Acli di Roma, grazie al quale viene raccolto il pane invenduto per ridistribuirlo ai più bisognosi.
Sono intervenuti Emiliano Sciascia, presidente del Municipio IV e Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma e Provincia. Hanno preso parte all’incontro anche le associazioni di volontariato, le parrocchie, i centri anziani, i supermercati e i panificatori del territorio.
A seguito anche della legge contro lo spreco (da poco approvata alla Camera dei Deputati e ora al vaglio del Senato) le ACLI di Roma e Provincia sono impegnate con il progetto IL PANE A CHI SERVE – arrivato all’edizione 2.0 – grazie al quale è possibile recuperare il pane invenduto nella Capitale ridistribuendolo alle organizzazioni che a Roma assistono persone in stato di disagio economico e sociale. Un grande opportunità per combattere lo spreco del cibo e per offrire un segno concreto di solidarietà a tante persone in difficoltà.
Grazie al progetto delle ACLI di Roma sono state raccolte – in un solo anno – circa 40 tonnellate di pane invenduto per un valore economico complessivo di 126 mila euro. L’iniziativa prevede il recupero del pane “del giorno prima” ancora buono in 34 panifici della Capitale che viene messo a disposizione gratuitamente – grazie al quotidiano impegno degli operatori e dei volontari delle ACLI di Roma e di 10 ragazzi del servizio civile ACLI – delle 32 associazioni e reti di solidarietà che si occupano di contrasto delle povertà e che beneficiano di questa iniziativa.
“Il Pane A Chi Serve” è sostenuto dalla Fondazione Cattolica e gestito dalle ACLI di Roma, con il patrocinio dei Municipi I, III, VIII, XII e da oggi del IV.
Grazie a questa iniziativa sono oltre 2000 le persone fragili che ogni giorno nella Capitale ricevono sulla propria tavola il pane recuperato dalle ACLI, mentre sono 383.000 i pasti accompagnati con il pane a chi serve. Tutto questo grazie a 1000 giornate di servizio volontario e a 5.920 chilometri percorsi per la consegna del pane recuperato in un anno.
Mettendo a confronto il mese di gennaio 2015 e quello di gennaio 2016 si è passati dai 1420 kg di pane raccolti a 4173 con un aumento del 293 % grazie anche ai forni che nello stesso periodo sono più che raddoppiati. Questo aumento della raccolta ha permesso alla ACLI di raggiungere oltre34 realtà solidali.
Tra queste il 18% sono parrocchie e istituti religiosi, l’8% istituzioni governative, il 41% associazioni Onlus di natura confessionale, il 33 % associazioni onlus laiche.
I principali servizi raggiunti dal pane a chi serve sono per l’82% mense sociali stanziali o semi-stanziali, il 10% cene di strada, l’8% pacchi dono alimentari.
I beneficiari del pane a chi serve sono per il 46% singoli migranti o rifugiati politici, per il 41% italiani e senza fissa dimora, per il 9% nuclei familiari migranti e italiani in difficoltà economiche e il 4% altre tipologie di persone fragili come disabili soli, anziani soli e minori.
“L’Istat – ha detto nel corso dell’iniziativa, Emiliano Sciascia presidente del IV Municipio di Roma – ci dice che in Italia ci sono 4 milioni di poveri e si tratta soprattutto di famiglie con minori a carico. Per questo la lotta allo spreco alimentare non può che essere una battaglia di civiltà che ci vede impegnati ogni giorno, prima di tutto come cittadini, a tavola. Per questo è un onore per me partecipare all’iniziativa organizzata dall’Acli Roma “Il Pane a chi serve 2.0″ che chiama ad essere protagonisti di un gesto di responsabilità anche gli imprenditori e i panificatori affinché un bene primario come il pane non vada sprecato a fine giornata”.
“Il Pane A Chi Serve – ha continuato Sciascia – recupera il “pane del giorno prima” dei fornai e lo mette a disposizione, in modo gratuito, coordinato e organizzato a tutte le associazioni che contrastano la povertà. Il Pane A Chi Serve costruisce reti solidali. Fa in modo che ogni territorio si rafforzi riducendo lo spreco alimentare e curando le proprie fragilità. Concretamente, le associazioni che aderiscono al progetto ritirano direttamente in orari e modalità convenute il pane di cui hanno bisogno presso il forno di rete più vicino. Si tratta di un aiuto concreto per tante persone in difficoltà, una di quelle iniziative che stringono le maglie di una comunità, stringendo a sé chi è più in difficoltà”.
“In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo – ha spiegato Lidia Borzì, presidente delle Acli di Roma e provincia – dobbiamo fare ogni sforzo possibile per moltiplicare la solidarietà e per rafforzare la rete solidale”.
“Proprio per questo – ha aggiunto Borzì – incontri come quelli di oggi sono fondamentali per poterci confrontare con gli attori sociali e istituzionali dei territori romani e in particolare del IV Municipio partendo da un progetto concreto come il Pane a chi serve 2.0 che io considero un segno concreto di misericordia”.