SOCIALE: CORTE DI APPELLO DI ROMA, “NONNI SPESSO ULTIMA SPERANZA PER MINORI IN FAMIGLIE IN DIFFICOLTÀ”
La Corte di Appello Penale di Roma ha ospitato il convegno organizzato dall’Associazione Nonne e Nonni penalizzati dalle separazioni Onlus, incentrato sulle disposizioni in materia di separazione e di affido condiviso.
Nel 2012 si sono contati in Italia 88.000 separazioni e 54.000 divorzi, ed in metà delle separazioni e un terzo dei divorzi erano coinvolti minori.
L’art.155 del Codice Civile recita “ il minore ha diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori, di ricevere cura, educazione ..e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti ed i parenti di ciascun ramo genitoriale”
Proprio sull’ultimo passaggio punta l’Associazione di Maria Bisegna, che lotta contro l’attuale emarginazione dei nonni che al contrario rappresentano un elemento fondamentale del tessuto affettivo del bambino e dunque non possono essere “stralciati” dalle cause di divorzio.
Anche in caso di affidamento esterno si vuole rivendicare la priorità dei nonni rispetto alle case famiglia e si denuncia il giro di denaro che muove queste istituzioni. Quasi 30.000 bambini ed adolescenti finiscono in casa famiglia o nelle comunità a seguito di procedimenti frettolosi e privi di fondate motivazioni, mentre non vengono presi in considerazione i nonni che possono rappresentare una soluzione “familiare” e dunque affettivamente migliore per il bambino oltre a consentire l’abbattimento del giro di affari (pari a circa un miliardo l’anno) che ruota attorno alle assegnazioni.
Recentemente la Corte di Appello di Perugia si è pronunciata consentendo l’intervento dei nonni in sede di giudizio ”ad adiuvandum”, in quanto proprio la loro presenza poteva garantire una maggiore chiarezza sui fatti, riconoscendone dunque ruolo comprimario nella dinamica divorzile.
I nonni, che hanno da sempre rappresentato la memoria storica della famiglia, l’aspetto puramente affettivo del legame con i bambini, i babysitter ideali per coppie in difficoltà economiche diventano ora paradossalmente il bastone sul quale le nuove famiglie si appoggiano, un elemento strategico in situazioni difficili e parte attiva nel’educazione e nella cura dei minori soggetti a separazioni e divorzi.
L’Associazione però non si accontenta più di rivendicare questo ruolo specifico ma entra anche nel merito della riforma della normativa e sottolinea la mancata piena applicazione della legge 54/2006 coinvolgendo le associazioni di avvocati matrimonialisti, le istituzioni europee (relativamente alla sottrazione dei minori), psicologi e sociologi in questa battaglia rivolta alla tutela dei bambini, dei loro nipoti.
Non vogliamo entrare nel merito dei punti ritenuti essenziali per la riforma della giustizia familiare, ma appare evidente che comunque una Associazione che muova le acque stagnanti della nostra Giustizia molte volte poco giusta e poco attenta sia un elemento di forte sensibilizzazione per l’opinione pubblica e utile a promuovere dibattito e partecipazione.
Nonni in prima linea dunque, perché la “saggezza del cuore” è un valore aggiunto non un disvalore.
Daniela Pieri