SOCIALE: BANCO FARMACEUTICO, “A ROMA IN 6 ANNI AUMENTATA DEL 503% LA POVERTÀ’ SANITARIA”
Cresce in maniera esponenziale, a Roma, la richiesta di medicinali gratuiti, raccolti dal Banco Farmaceutico e distribuiti dalle realtà che si occupano di assistere le fasce sociali più deboli.
In sei anni (2006-2013) il fabbisogno è aumentato addirittura del 503%, passando dai 5.800 del 2006 ai 35 mila di quest’anno (dati a luglio 2013).
Un dato che testimonia come per le realtà sociali in difficoltà, soprattutto le famiglie che prima erano benestanti, anche l’accesso ai farmaci è divenuto un problema.
Il grido di allarme arriva dalla Fondazione Banco Farmaceutco onlus che insieme a Caritas Italiana ha presentato i dati nazionali sulla povertà sanitaria in Italia.
Dalle percentuali illustrate, frutto della domanda intercettata dal Banco Farmaceutico, la Capitale risulta una delle grandi aree metropolitane con il maggiore incremento percentuale del disagio economico che porta all’impossibilità di potere acquistare i farmaci.
Dai dati del Banco Farmaceutico risulta che nel Centro Italia l’incremento della povertà sanitaria è stato in sei anni del 476 % valore più basso rispetto a Roma.
Le richieste di “sostegno farmaceutico” arrivano, dunque, da realtà assistenziali convenzionate con il Banco Farmaceutico come, ad esempio, la Croce Rossa, sede locale, e la Comunità
di Sant’Egidio che vanno ad aggiungersi a realtà di assistenza molto significative sul territorio: lo storico Ambulatorio della Caritas di via Marsala, (punto di riferimento insostituibile per l’assistenza sanitaria e farmaceutica dei poveri della città e al quale da sempre viene coperto il fabbisogno farmaceutico di farmaci da banco), il Centro Astalli per l’accoglienza dei rifugiati, l’Istituto di Medicina Solidale che opera in uno dei quartieri più problematici (Torre Bella Monaca), fino ad enti e associazioni più propriamente dedicati ai nuclei familiari in situazioni di fragilità, come le tante case di accoglienza per mamme sole con bambini o padri separati (Ass. Un Sorriso, Virtus, S. Saturnino, Ain Karim), per bimbi stranieri affetti da gravi patologie in Italia per curarsi (Associazione Kim, Ass. Andrea Tudisco) associazioni per il recupero di minori e adolescenti problematici (Il Fiore del Deserto) o ricoveri per persone senza fissa dimora (Centro S. Teresa di Calcutta del Cigno) e altri ancora.
Grazie alla raccolta del Banco Farmaceutico, che si tiene nel mese di febbraio di ogni anno, vengono accumulati i farmaci, donati dai cittadini romani, che in base alle richieste
vengono assegnati alle diverse associazioni. Quest’anno su un fabbisogno di 35.000 farmaci la raccolta ne ha forniti 15 mila, mentre dalle donazioni pervenute dalle aziende sono stati distribuiti ulteriori 5.594 confezioni alle realtà che ne avevano fatto richiesta per un totale di 20.594 farmaci. Accanto alla crescita della richiesta di farmaci gratuiti aumenta però anche la solidarietà. Infatti dal 2006 ad oggi la donazione dei farmaci a Roma è aumentata del 275,3% passando dai 3997 a 15.000.
“Abbiamo deciso di rafforzare la nostra presenza su Roma – spiega Consuelo De Lorenzi, responsabile della Fondazione Banco Farmaceutico onlus di Roma – proprio per intensificare la nostra raccolta per poter dare una maggiore risposta alla richiesta di farmaci per le realtà sociali disagiate. Proprio per questo è stata inaugurata nel polo della solidarietà di Roma alla Montagnola la nostra sede per creare un punto di riferimento stabile nella città”.
“A questa nuova presenza – aggiunge De Lorenzi – occorre aggiungere anche il progetto di recupero dei farmaci non scaduti conservati a casa dai cittadini che è in corso come start-up nazionale proprio a Roma. Infatti in tutte le farmacie comunali si possono consegnare i medicinali non scaduti che non servono più. Stiamo lavorano anche con la Regione Lazio per fare partire questo progetto anche nelle altre province laziali”.”
Siamo coscienti – prosegue De Lorenzi – che per arrivare a soddisfare tutta la richiesta che arriva da Roma ci manca ancora un grande sforzo, ma stiamo lavorando ormai da un anno proprio per aumentare la raccolta coinvolgendo sempre più farmacie ed anche le realtà istituzionali”. “La crisi ha colpito soprattutto le famiglie – aggiunge De Lorenzi – facendo aumentare sensibilmente quel nuovo fenomeno che chiamiamo povertà farmaceutica. In sintesi diminuisce la possibilità da parte di famiglie, anziani e immigrati di potere acquistare medicinali. Insomma le difficoltà economiche stanno colpendo anche la salute di chi vive ai margini”.
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