SICUREZZA, REGIONE: “LAZIO AL 3° POSTO PER INDICE CRIMINALITÀ”
Lazio terza tra le regioni italiane “più a rischio”, “con 58,3 reati ogni 1.000 residenti”. Dieci punti sopra “la media italiana di 48”, che la pongono alle spalle di Emilia Romagna (59,6) e Liguria (59,1). Lo rileva il rapporto “Criminalità e sicurezza nei territori del Lazio. Analisi delle dinamiche e mappatura del rischio per le diverse fattispecie di reato”, realizzato dall’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio in collaborazione con Eu.R.E.S, e presentato stamattina nei locali della Regione Lazio in via del Serafico. Ai piedi del podio “Lombardia (56,6) e Piemonte (56,4)”. In termini dinamici, parlando dell’aumento dei reati tra il 2012 e il 2013 il Lazio figura invece in “decima posizione fra le Regioni, con un aumento del 2,5%”.
Dal rapporto emerge che nel 2013 è cresciuta la criminalità nel Lazio. Sono 333.109 i reati denunciati nel 2013 nel territorio laziale, più 2,5% (+2,6% in Italia) rispetto al 2012. Ma la crescita “evidenzia un rallentamento nell’espansione della criminalità: nel 2010 i reati nel Lazio sono aumentati del 7,2%, nel 2011 del 7,7% e del 3,7% nel 2012”. Nel dettaglio, l’aumento generale “deriva da un incremento dei reati predatori (furti e rapine), del 5,1%, passati dai 192.013 nel 2012 a 201.848 del 2013″. Diminuiscono invece “dell’8,2% (-4,2% in Italia)” quelli di “criminalità violenta (omicidi volontari e preterintenzionali, tentati omicidi, violenze sessuali e lesioni dolose), scesi dai 7.505 del 2012 ai 6.892 del 2013”.
Solo a Latina ha visto diminuire i reati (-0,6%), mentre Rieti fa registrare l’incremento più alto, con il 3,2% totale e l’8,9% nei furti. A Roma, invece, l’aumento è del 2,9% sul 2012, con 276.542 reati, l’83% del totale regionale. Sempre la Capitale, indica il documento, “presenta un indice di rischio pari a 66,2 reati ogni 1.000 abitanti (58,3 nel Lazio), a fronte di 28,4 a Frosinone, 31,9 a Rieti, 36,9 a Viterbo e 45,4 a Latina”. Quest’ultima, come ricordato, mostra “una leggera flessione nei reati (-0,6% rispetto al 2012 e 25.490 reati denunciati)”, anche se mantiene il primo posto per “l’indice di criminalità violenta più elevato, pari a 14,9 reati ogni 1.000 abitanti”. All’altro estremo Rieti, con “+3,2% rispetto al 2012 e 5.038 reati denunciati”, mentre “più contenuta la crescita a Frosinone (+1,3% e 14.095 reati denunciati), e Viterbo (+0,7% e 11.758 reati). Crescono “soprattutto i furti (+5,3% sul 2012), con 197.372 denunce nel 2013, pari al 53,9% del totale dei reati censiti nella Regione” mentre “diminuiscono le rapine del 2,4%, scese da 4.588 a 4.476”. Confermata, inoltre, “la diminuzione della criminalità violenta in tutte le province laziali”. Risultati “particolarmente positivi a Latina (-12,6% sul 2012 e 837 reati denunciati) e Roma (-7,9% e 4.879 reati”, seguono “Frosinone con -7,8% e 590 reati, Viterbo con -4,8% e 421 reati e Rieti con -0,6% e 161 denunce”. (omniroma)