SI RIAPRE IL DIBATTITO SULL’EDUCAZIONE SESSUALE A SCUOLA
L’educazione sessuale nelle scuole è da anni argomento di dibattito nelle istituzioni e nella società del Paese. Un dibattito riaperto ieri dal Papa quando, durante il viaggio di ritorno da Panama ha definito il sesso “dono di Dio” e ha sottolineato l’importanza dell’educazione sessuale per i bambini nelle scuole.
Fra i primi a commentare le parole del Pontefice è stata il ministro della Salute Giulia Grillo, a margine della presentazione del rapporto ristorazione 2018 della Fipe: “È una notizia positiva, soprattutto su un tema a cui tengo molto, che è la trasmissione dell’Hiv. È vero che è in calo, però manca tantissima consapevolezza sulle caratteristiche di questa malattia e sulle altre sessualmente trasmissibili”.
“È da anni, per essere precisi dal 1984 che chiediamo che l’educazione sessuale entri nelle scuole, diventi una disciplina scolastica e sembra proprio che papa Francesco venga incontro a questa nostra richiesta”, ha detto all’Adnkronos, Angela Nava presidente del Coordinamento genitori democratici. “Accogliamo con grande favore la convinzione espressa dal Papa – ha aggiunto Nava – perché è dimostrata la profonda ignoranza dei nostri adolescenti in merito e nell’era di internet, dell’assunzione di tante informazioni le malattie sessualmente trasmettibili sono in crescita. E ancora, dai dati della Polizia Postale l’età dei ragazzi che navigano tra siti web di pornografia è sempre più precoce. Molti genitori non riescono ad affrontare serenamente il tema e i ragazzi ricevono ed immagazzinano emozioni distorte”.
“È un invito che speriamo il Miur accolga – ha concluso Nava – mettendo in moto la macchina ed inserendo l’educazione sessuale dai primi livelli di scolarità”.
(Foto: Corriere)