Giovani e Scuola

“SELFIEMPLOYEMENT”, NUOVO PROGETTO PER L’AUTOIMPRENDITORIALITÀ DEI GIOVANI

poggio


“SELFIEmployment”. È il progetto presentato stamane presso la Sala della Cultura di Poggio Mirteto a sostegno dell’autoimpiego e dell’autoimprenditorialità per i giovani tra i 18 e i 29 anni. Alla presentazione hanno partecipato il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, l’assessore alle Infrastrutture, Politiche Abitative, Enti Locali della regione Lazio Fabio Refrigeri, oltre ai Dirigenti di Ente Nazionale Microcredito Dott. Giancarlo Proietto e Dott.ssa Paola Caporale. L’incontro è stato organizzato dall’Unione di Comuni della Bassa Sabina con l’intervento dell’Ente Nazionale per il Microcredito. “Il Lazio fa la sua parte nel più ampio sistema nazionale con iniziative come: garanzia giovani, Torno subito e il microcredito regionale. – ha dichiarato l’assessore Refrigeri – Alle aziende laziali occorrono scelte strutturali e infrastrutturali nel quadrante nord est del Lazio per favorire lo sviluppo sull’intero quadrante perchè se l’indotto porta economia ed è possibile creare sviluppo. Ci sono tante aziende in Sabina e i giovani possono formarsi per favorire lo sviluppo”. L’Ente Nazionale per il Microcredito – come chiarito nel corso dell’incontro – è orientato al sostegno di iniziative volte a favorire lo sviluppo della microimprenditoria e del lavoro autonomo, nonché la lotta alla povertà e l’inclusione finanziaria di quelle categorie sociali definite “non bancabili” a causa della mancanza o carenza di garanzie da offrire al sistema bancario tradizionale. Il microcredito, inteso come attività di micro finanziamento alle imprese ed ai professionisti, è stato introdotto in Italia con la finanziaria del 1997. Si tratta di una garanzia che lo Stato, attraverso il MISE, Ministero dello Sviluppo Economico, presta alle banche al posto del soggetto beneficiario del finanziamento. In questo modo si rende possibile l’accesso al credito anche per quei soggetti che, privi di garanzie, non potrebbero farlo senza l’intervento statale. L’Ente opera in una visione etica della finanza, che considera l’attività finanziaria (e quindi l’uso del denaro) come mezzo e non come fine, avendo a riferimento la promozione umana e sociale degli individui. In base a tale visione – come spiegato stamane – utilizzando il microcredito non come una forma di “assistenzialismo” o di “beneficienza”, ma come un vero e proprio prestito finalizzato allo sviluppo di progetti imprenditoriali o alla realizzazione di progetti mirati al miglioramento delle condizioni di vita personali o familiari delle fasce deboli della popolazione. L’attività dell’Ente pubblico non economico offre i seguenti servizi ausiliari attraverso: il supporto all’individuazione e diagnosi di eventuali criticità del progetto finanziato; l’orientamento verso le possibili soluzioni al fine di prevenire eventuali criticità dell’impresa; il supporto per la soluzione di problemi legali, fiscali e amministrativi e informazioni circa i relativi servizi disponibili sul mercato. E ancora, il supporto alla definizione dei prezzi e delle strategie di vendita, con l’effettuazione di studi di mercato; la formazione sulle tecniche di amministrazione dell’impresa, sotto il profilo della gestione contabile, della gestione finanziaria, della gestione del personale. Infine, la formazione sull’uso delle tecnologie più avanzate per innalzare la produttività dell’attività.

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