SECONDO IL RAPPORTO DELLA CARITAS A ROMA CRESCONO POVERTA’ E SOLITUDINE
Aumenta la povertà a Roma, aumentano le richieste di aiuto alla Caritas che fa sempre più da front office per i cittadini in difficoltà. Con cinque ‘grida di dolore’ in particolare: le richieste di aiuto alla Diocesi, la questione abitativa, l’accesso alla sanità, il sovraindebitamento e il lavoro. È quanto emerso stamattina in occasione della presentazione de ‘Le città parallele.
La povertà a Roma: un punto di vista’, la sesta edizione del rapporto Caritas sulla povertà a Roma, nella settimana che precede la Giornata mondiale dei poveri che verrà celebrata domenica da papa Francesco. La presentazione si è svolta nella sala Ugo Poletti del Vicariato di Roma, a piazza San Giovanni in Laterano, alla presenza tra gli altri del cardinale Angelo De Donatis, del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri e del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.
Lo studio, ha detto De Donatis introducendo i lavori, ‘cerca di far emergere la povertà da una prospettiva che va oltre le statistiche ufficiali, che pure vengono riportate, concentrandosi su coloro che non hanno voce. Attraverso l’opera dei Centri di ascolto Caritas delle parrocchie romane vediamo che nella nostra città esistono migliaia di persone che vivono in solitudine, che non hanno mai avuto un reddito regolare, che non riescono ad accedere al servizio sanitario pur avendone diritto, che non hanno un alloggio dignitoso. Troviamo una nuova, dolorosa conferma che esistono migliaia di nostri concittadini che non riescono ad arrivare alla fine del mese e pagare le bollette di acqua, luce e gas, e che le forme della solitudine, al di là del fatto puramente economico, si vanno diffondendo nei quartieri e nelle strade romane riproponendo l’urgenza della riscoperta della centralità della persona umana’. Nel rapporto, ha comunque sottolineato il cardinale, ‘c’è però più di un segnale di speranza a cui poter attingere fiducia per il futuro, consapevoli che ognuno di noi è chiamato a fare la sua parte per dare sempre più concreta attuazione a quel vivere insieme nella pace e nella fraternità a cui tutti noi aspiriamo’. Il volume, 180 pagine ricche di infografiche e tabelle, documenta le numerose iniziative promosse dalle parrocchie di Roma nel corso del 2022. Dati sugli aiuti alimentari, la distribuzione dei buoni spesa, gli empori della solidarietà, le mense sociali, le attività promosse dalle comunità parrocchiali e un focus sulle iniziative di solidarietà a favore dei cittadini ucraini rifugiati a Roma. Dalle informazioni del rapporto ‘emergono su tutto cinque grida di dolore’, ha spiegato Giustino Trincia, direttore della Caritas di Roma. ‘Innanzitutto aumentano le richieste di aiuto: 25mila le persone che ci hanno cercato e sono venute presso centri e comunità, sono stati attivati 11.800 programmi strutturati di prossimità, il 70% chiede aiuto alimentare ma tanti anche per il pagamento delle bollette’.
Poi c’è la questione abitativa: ‘Nel 2022 ci sono state 6.591 sentenze di sfratto (+200% sul 2021), e ne sono state eseguite 2.784 con la presenza delle forze dell’ordine e dell’ufficiale giudiziario; l’Istat al 31 dicembre 2021 ci parla di 23.420 senza tetto nell’area metropolitana di Roma, 14mila nuclei in attesa della casa popolare, 110mila case sfitte e vuote; il Comune di Roma al 30 settembre ha ricevuto richiesta per il contributo all’affitto da 29.270 famiglie’.
Per quanto riguarda l’accesso al servizio sanitario nazionale, ha proseguito Trincia, ‘c’è il problema delle liste d’attesa che ci portiamo dietro da anni, c’è l’emergenza salute mentale, la carenza di personale, le conseguenze dell’accorpamento dei servizi. Se serve a trovare insieme delle possibili soluzioni per alleviare queste sofferenze, facciamo una conferenza cittadina su questi temi con le famiglie e le associazioni’. Dopodiché ‘c’è la questione del sovraindebitamento e dell’azzardo patologico. La Caritas di Roma è strettamente legata alla Fondazione Salus populi romani, mettendo insieme i due osservatori vediamo una preoccupante crecita del sovraindebitamento nella città; c’è stato un aumento del credito al consumo del 5,7%, ma soprattutto la cessione del quinto in un anno è aumentata del 10%.
Poi c’è l’azzardo, che è tutto tranne che gioco: ci sono migliaia di famiglie che si stanno distruggendo per questo problema dell’azzardo’. Nella città metropolitana di Roma, ha sottolineato il direttore, ‘nel 2022 sono state fatte scommesse per 4 miliardi e 962 milioni di euro, 1.763 euro a persona, con una grande predominanza dell’online che cattura moltissimi giovani. Il 5 dicembre 2022 i vescovi del Lazio hanno rivolto un appello ai sindaci, e su questo sarebbe molto importante confrontarci’.
Infine la questione lavorativa: ‘Roma ha un tasso di occupazione del 70,6%, ben 5 punti in più alla media italiana, ma circa il 20% (18,8%) sono contratti instabili e a termine anche da oltre 5 anni. E poi c’è un 13,5% di basse retribuzioni, ovvero stipendi legali ma poveri, tralasciando il lavoro in nero che purtroppo è tanto. Con la Regione Lazio e Roma Capitale abbiamo avviato da inizio 2023 un progetto per il lavoro, ‘L’Officina delle opportunità’, e nei prossimi mesi avremo modo di fare il punto della situazione’, ha concluso il direttore della Caritas di Roma.
A entrare nel dettaglio del rapporto è stato Alberto Colaiacomo, coordinatore della redazione dello studio. Tra le persone che si sono rivolte ai centri di ascolto della Caritas, ha spiegato, ‘c’è un forte impatto di cittadini ucraini, il 10% del totale. Nel 70% dei casi la richiesta è di aiuto alimentare, in aumento anche la richiesta di contributi per far fronte alla povertà energetica, grazie al fondo attivato dalla Diocesi. Per quanto riguarda le mense, sono state 9.148 le persone accolte e 319mila i pasti distribuiti dalle tre mense diocesane con due indicazioni forti: l’elevato numero di cittadini stranieri che sono l’82%, un dato mai così alto, e molti sono richiedenti asilo; l’elevato numero di minori, il 7,6%, e molti sono stranieri non accompagnati che riusciamo a intercettare e inserire nei progetti, ma molti sono ragazzi in prevalenza sudamericani che vengono il sabato e la domenica, perché le scuole sono chiuse, non possono mangiare a mensa e i genitori quindi li accompagnano da noi’. Dopodiché, ha illustrato Colaiacomo, ‘ci sono gli empori della solidarietà, nati 15 anni proprio a Roma: sono state 11.469 le famiglie ospitate in questi anni, 39.229 persone, di cui 18mila minori. Sono state distribuite 5.466 tonnellate di merce, tutta arrivata attraverso la circolarità alimentare per il superamento degli sprechi, da donazioni aziendali a raccolte parrocchiali’.
In ambito sanitario ‘la Diocesi promuove quattro servizi: il poliambulatorio alla stazione Termini, il servizio farmaceutico al suo interno, il centro odontoiatrico e il servizio di psicoterapia ‘Ferite invisibili’, per vittime di tortura. Nel 2022 sono state erogate direttamente 25mila prestazioni, il 5% in più rispetto all’anno precedente, a 3.441 pazienti di cui 2.200 solo all’ambulatorio: 1.900 erano pazienti nuovi’.
L’ultimo focus riguarda proprio i cittadini ucraini, ‘1.617 quelli incontrati nel corso dell’anno con tre diversi programmi: quello nei centri di ascolto parrocchiali ha accolto 1.390 persone, il 70% delle quali erano al primo incontro con la Caritas’. Le richieste principali, ha spiegato il coordinatore della redazione del Rapporto Caritas, ‘sono pacchi e buoni alimentari o accesso alle mense, orientamento al lavoro e pratiche per l’alloggio. Il secondo programma è quello per l’accoglienza diffusa, con 188 profughi ospitati da 15 parrocchie e 26 istituti religiosi in collaborazione con la Prefettura di Roma e con la Protezione civile. Il terzo ha a che fare con la parte sanitaria e con il poliambulatorio Caritas a Termini, vicino all’hub vaccinale: ha intercettato 227 cittadini ucraini per seguire terapie particolari; 72 sono stati invece gli ucraini che, in collaborazione con l’Associazione italiana degli odontoiatri e gli studi aderenti, sono stati curati gratuitamente’.