SCREENING DIFFUSO PER MELANOMA DIMEZZA MORTALITÀ. STUDIO TEDESCO SU 360.000 PERSONE MOSTRA EFFICACIA PREVENZIONE
L’efficacia di uno screening per il melanoma diffuso nella popolazione dimezza il rischio di mortalità. È quanto emerge da uno studio pubblicato sull’autorevole rivista scientifica ’A Cancer journal for clinicians’ e di cui si è parlato nel corso della presentazione del Master ’Management del paziente con melanoma dalla ricerca alla terapia’, che si apre oggi all’Istituto Dermopatico dell’Immacolata (Idi) di Roma.
Questo aggressivo tumore cutaneo “continua a crescere con un’incidenza del 3% annuo”, sottolinea il team di ricercatori dell’Università del Texas, che non esita a definirlo ’vero e proprio problema di salute pubblica’. Ad esser stati arruolati, per il progetto denominato SCREEN, sono stati oltre 360mila cittadini tedeschi (praticamente il 20% degli adulti dello Schleswig-Holstein, Land nel Nord della Germania). Tutti, tra il 2003 e il 2004, sono stati sottoposti a controlli e a campagne di informazione sui fattori di rischio e sui segnali indicativi della malattia. In questo macrogruppo, nel 2009, 5 anni dopo il termine del progetto, i tassi di mortalità per melanoma risultavano diminuiti del 48%, se comparati con quelli storici relativi a quest’area. E la percentuale di diagnosi in stadio iniziale era passata dal 52% al 64%.
“Quello per il melanoma è uno screening a basso impatto economico – commenta Paolo Marchetti, Direttore dell’Oncologia Medica all’Ospedale Sant’Andrea di Roma – ma con risultati estremamente importanti, perché’ riconosce questo tumore in una fase in cui basta la sola chirurgia a guarirlo. Andrebbe introdotto tra le politiche di prevenzione sanitaria rivolte a tutta la popolazione”.