SAVE THE CHILDREN, NEI PROSSIMI ANNI IL CLIMA SARÀ LA PRIMA CAUSA DI MIGRAZIONE
I cambiamenti climatici e i disastri naturali saranno la prima causa di migrazione forzata entro i prossimi anni. Si stima che entro il 2050 circa 143 milioni di persone saranno costrette a spostarsi all’interno del proprio paese per ragioni legate al clima e di questi, oltre la metà, sono nell’area dell’Africa Sub-sahariana. È l’allarme lanciato in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente da Save the Children.
“Il Corno d’Africa – spiega l’organizzazione – è una delle zone più colpite e in paesi come Somalia, Etiopia e Kenya la situazione sta peggiorando velocemente. Si stima che più del 40% della popolazione del Corno d’Africa sia malnutrita e che questa percentuale arrivi anche a picchi del 70% in paesi come la Somalia. I bambini sono tra i più vulnerabili, i genitori non riescono a sostenere i propri figli, le scuole vedono ridurre l’approvvigionamento dell’acqua, aumenta il rischio di malattie e le bambine spesso vengono costrette a fare lunghi tragitti a piedi per trovare l’acqua, subendo anche violenze. Il cambiamento climatico sta indubbiamente avendo impatti di lungo periodo nel Corno d’Africa e in tutta l’Africa orientale. Gli Stati di questa regione erano abituati ad avere un anno di siccità ogni dieci anni, invece nell’ultima decade, hanno subito più di 3 siccità e altrettante inondazioni e stanno subendo gli effetti del cambiamento climatico tutti i giorni”.
“Chiediamo alla comunità internazionale – afferma Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children – di aumentare l’impegno volto a soluzioni sostenibili e di lungo periodo con programmi per migliorare la risposta delle comunità alla ricorrenza dei fenomeni catastrofici e tutelare il recupero fisico e psicologico dei bambini in questi contesti”.