SAN CAMILLO HUB REGIONALE PER TRAUMI E POLO TRAPIANTI
Una nuova stroke unit e nuovi posti letto di terapia intensiva e subintensiva ma anche, di nuovo, polo dei trapianti. L’ospedale San Camillo di Roma sempre più eccellenza della sanità laziale, come ha sottolineato il presidente della Regione, Francesco Rocca.
“Lo scorso fine settimana abbiamo dato un segnale importantissimo con tac e risonanze qui al San Camillo anche il sabato e la domenica, con l’obiettivo di ampliarle anche ad altri ospedali, grazie a un programma straordinario di assunzioni, attraverso l’investimento di circa 25 milioni di euro in risorse umane, che hanno consentito sia questo che l’apertura dei nuovi servizi che ho visitato- ha detto- Cioè una Stroke Unit, perché il San Camillo è un hub importante della rete salvavita e salva qualità della vita, perché è una delle reti tempo dipendenti più strategiche che vanno tutelate e implementate dentro il nostro sistema regionale. Gli standard ospedalieri e alberghieri sono di primissimo livello”.
Inoltre il nosocomio capitolino “diventerà un polo per i trapianti che saranno reinternalizzati tra due mesi dallo Spallanzani, grazie anche a tre nuove sale operatorie di ultima generazione che saranno ultimate al massimo entro un mese. Si tratta di una risposta molto importante sull’alta specialità. Qui dobbiamo dare risposte e salvare vite”, ha aggiunto Rocca, secondo il quale quella laziale “è una sanità che si sta curando, cresce e da’ risposte ai cittadini ma non basta”.
Al San Camillo “è stato fatto uno studio analitico delle necessità e dei fabbisogni. Un lavoro lento, perché per troppo tempo sono mancati dati e flussi, ma inesorabile”, ha concluso il presidente.
“Siamo diventati ufficialmente un hub regionale per i grandi traumi, le emergenze e le cure complesse.
Tra lo scorso anno e questo abbiamo assunto e assumeremo poco meno di 500 professionisti, pari a 25 milioni di euro di stipendi. Questo è un investimento pubblico. A maggio abbiamo aperto oltre il 70% dei nuovi servizi autorizzati a gennaio dalla Regione”. Lo ha detto il dg dell’ospedale San Camillo, Narciso Mostarda, a margine dell’inaugurazione della nuova Stroke Unit e dei nuovi posti letto in terapia intensiva e subintensiva.
“È un altro pezzo strategico della rete pubblica. Il San Camillo ha una sfida importante: la complessità- ha spiegato Mostarda- La Regione ci sostiene, consentendoci di assumere capitale umano. Con queste aperture aumentiamo tantissimo la nostra capacità di rispondere a un’emergenza anche extra San Camillo”.
Inoltre “con l’aumento dei posti in area critica sempre più raramente blocchiamo i mezzi di soccorso in arrivo- ha aggiunto Mostarda- Si accorciano i tempi di attesa per i ricoveri nei reparti per i pazienti che arrivano in urgenza. Infine, un sistema così articolato che è in grado di lavorare in equipe multidisciplinari, è l’unico modo per arginare la complessità delle malattie: non possiamo più lavorare per discipline singole. Il San Camillo sta diventando sempre di più un ospedale per le complessità”.
Per il Giubileo “realizzeremo una piastra sopraelevata al pronto soccorso di circa 1.000 mq che avranno lo stesso standard di comfort alberghiero dei reparti inaugurati oggi”, ha concluso Mostarda