Fatti di Roma

SALUTE, TANTI (TROPPI) GLI STUDENTI IGNORANTI RIGUARDO LA PREVENZIONE DI TUMORI E MALATTIE

Non fare autogol


Non fare autogol” è il nome della campagna di prevenzione condotta dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) che ha fatto si che fossero intervistate decine di migliaia di studenti delle superiori, raggiunti nel corso di sei anni e grazie a testimonial importanti come allenatori e calciatori, arrivando ad una conclusione: se fosse un esame, più della metà sarebbe stata bocciata.

Il questionario poneva delle domande per lo più sullo stile di vista condotto e da condurre per vivere in maniera sana, chiaramente con un focus mirato sulla prevenzione; i risultati hanno evidenziato che il 53% degli studenti intervistati ha risposto correttamente a poco più di una domanda su tre. Le tre domande che più hanno destato preoccupazione, per la poca conoscenza diffusa dell’argomento, riguardano in primis il consumo della frutta, con il 78% degli intervistati che non sa’ che bisogna mangiare almeno 5 porzioni di frutta/verdura al giorno, il 32% ritiene che le sigarette light non facciano male e il 54% ritiene che le lampade solari facciano sviluppare la resistenza al sole e che quindi proteggano la pelle nei mesi caldi.

Abbiamo trovato una scuola non molto preparata – ha affermato Carmine Pinto, presidente dell’Aiom -, nel resto del mondo occidentale si cerca di dare un’educazione nelle scuole, perché tutto questo impatta sulla salute della popolazione 20 anni dopo. Serve un intervento più organico di tutti gli attori, dai medici alle istituzioni”, è una presa di coscienza quella che chiede il Presidente dell’associazione soprattutto perché uno studente su cinque è sovrappeso e il 3,7% è proprio obeso, un terzo degli studenti già consuma alcool e la metà ha già provato a fumare, dunque un problema di fondo innegabilmente c’è.

Il tema della prevenzione e sensibilizzazione non può essere affrontato così, senza formazione, difatti l’associazione si adopera anche nella formazione degli insegnanti aderenti all’iniziativa, spiegando, tramite le parole di Pinto, di come siano convinti “che il ruolo delle industrie farmaceutiche è anche sociale, non è solo fornire farmaci, per questo abbiamo aderito a questa campagna con entusiasmo”.

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