Angolo della Salute

SALUTE, SONDAGGIO NIELSEN ITALIA “PER IL 66% DEGLI ITALIANI IL CIBO E’ MIGLIORE E PER IL 62% E’ ANCHE PIU’ SANO”

cibo italiano


Gli italiani e il cibo hanno un rapporto particolare, speciale sotto certi punti di vista e proprio per questo facciamo, di solito, molta attenzione a cosa compriamo, dove l’acquistiamo e negli ultimi anche al luogo di origine e soprattutto se sono stati aggiunti degli ingredienti artificiali al prodotto.

Quest’ultima considerazione tocca 2 italiani su 3, difatti secondo i risultati ottenuti dai sondaggi di Nielsen “Global Health and Ingredient-Sentiment” e “Global Out-of-Home Dining”, condotti su un campione di oltre 30 mila persone divise in 61 paesi, perfezionato in più di un anno a cavallo tra il 2015 e il 2016, per il 66% degli italiani il cibo fatto in casa è più sano e per il 62% è più sicuro (la media europea è rispettivamente di 78 e 75 punti percentuali) mentre il 15% dei nostri compatrioti si lamenta delle poche alternative per chi vuole seguire alimentazioni o diete di tipo vegetariano o vegano (contro il 21% della media europea).

Per il 63% del campione mangiare correttamente è soprattutto un deterrente per evitare malattie cronache come obesità, diabete e colesterolo alto; poco più della metà degli italiani invece si dichiara disponibile a pagare di più il cibo se non contiene elementi indesiderati però solo il 37% è disposto a sacrificare il gusto per mangiare sano.

Per l’amministratore delegato di Nielsen Italia, Giovanni Fantasia, “la nutrizione e’ una materia articolata e soggettiva. Antiossidanti, vitamine, fibre, minerali e acqua, basso contenuto di calorie e grassi si configurano come peculiarità che vanno a diversificare l’offerta di cibo segnando un importante cambiamento rispetto a 10 anni fa. I consumatori si trovano sempre di più a doversi orientare rispetto alla molteplicità di scelte dietetiche che incontrano quando si trovano davanti agli scaffali dei supermercati; alla base della maggiore attenzione prestata al tema salute e benessere – ha proseguito Fantasia – sono individuabili 5 macro trend: il progressivo aumento dell’età media della popolazione, una crescita dei tassi delle malattie croniche come ipertensione e diabete, le allergie o intolleranze per determinati cibi, l’affermarsi dell’atteggiamento propenso all’auto-diagnosi del proprio stato di salute, la crescita di consumatori informati e connessi. Oltre un terzo (36%) della popolazione globale – conclude l’Ad di Nielsen Italia – dichiara di essere allergico a uno o più cibi, quasi due terzi (64%) segue una dieta restrittiva”

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