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SALUTE, SCOPERTI BATTERI DA INCUBO CAPACI DI RESISTERE AGLI ANTIBIOTICI

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Batteri da incubo‘. Scoperta una famiglia di batteri altamente resistenti ai farmaci, in grado di diffondersi in modo più ampio – e furtivo – del previsto. Lo rivela un nuovo studio firmato dai ricercatori dell’Harvard T.C. School of Public health e del Broad Institut del Mit, e pubblicato online su ‘Pnas’. Nel mirino dei ricercatori le enterobatteriacee (Enterobacteriaceae) resistenti ai carbapenemi (Cre), patogeni che hanno colpito in diversi ospedali americani. Il team ha scoperto una vasta varietà di specie di Cre, evidenziando la presenza di numerosi tratti genetici che permettono a questi batteri di resistere agli antibiotici. Non solo, il team ha scoperto che questi tratti si trasferiscono facilmente tra le varie specie.

Questi risultati rivelano che i batteri protagonisti dello studio sarebbero più diffusi del previsto e possono trasmettersi da persona a persona anche in modo asintomatico, ecco perché – sostengono i ricercatori – la sorveglianza dovrebbe essere rafforzata. “Se l’obiettivo tipico finora è stato trattare i malati con infezioni legate ai Cre, ora i nostri risultati mostrano che le enterobatteriacee resistenti si stanno diffondendo ben oltre i casi di malattia. Dobbiamo studiare di più queste trasmissioni nelle nostre comunità e nelle strutture sanitarie” se vogliamo mettervi fine, dice William Hanage, epidemiologo di Harvard e autore senior dello studio.

I Cre sono batteri resistenti a diversi antibiotici, inclusi i carbapenemi, considerati farmaci di ultima generazione impiegati quando gli altri medicinali di questo tipo hanno fallito. Diffusi in ospedali e case di cura, i Cre causano solo in Usa qualcosa come 9.300 infezioni e 600 morti l’anno, e la loro incidenza è in aumento. Non a caso il direttore dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) Tom Frieden, li ha chiamati ‘batteri da incubo’, per la loro capacità di respingere l’attacco degli antibiotici di ultima istanza e, di fatto, beffare i medici.

Il team ha esaminato 250 campioni da pazienti ricoverati e infettati in tre ospedali di Boston e uno in California. L’analisi condotta ha mostrato che i geni in grado di conferire la resistenza ai farmaci sono numerosi e si trasmettono facilmente da specie a specie. Rendendo così questi batteri un vero incubo per i medici e i sistemi sanitari.

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