SALUTE, ORA LEGALE: RISPARMIO O JET LAG?
Quest’anno il ritorno all’ora legale, con l‘orologio che slitta un’ora avanti, coincide con la domenica di Pasqua e avverrà come di consueto alle 2 del mattino.
E’ un’idea nata ben più di due cento anni fa su iniziativa di Franklin per migliorare il risparmio energetico ma la portata del cambiamento in quel momento non fu compresa così bene visti i numeri ridotti, oggi però che l’industrializzazione è totale e che il mercato del lavoro è costantemente attivo, questa variazione fa si che quell’ora di luce solare recuperata durante i canonici orari di lavoro permetta a chiunque di risparmiare sulla bolletta ma allo stesso tempo, se lo moltiplichiamo per la miriade di utenze elettriche, e non solo, che ci sono al mondo possiamo contare un risparmio economico e di consumo enorme.
Se dal punto di vista economico è un’affare per tutti, l’altro lato della medaglia è quello della salute e questo perchè come ci spiega Luigi Ferini Strambi, direttore del Centro di medicina del sonno dell’Irccs San Raffaele Turro di Milano e presidente dell’Associazione mondiale di medicina del sonno (Wasm), per molti “sarà come un mini jet-lag. Un’ora rubata che potrebbe insidiare le notti dei cosiddetti ‘gufi’ o ‘tendenzialmente gufi’, circa il 20-25% degli italiani”. Chi dorme di meno avrà più difficoltà ad assorbire il cambiamento e tra i possibili effetti c’è “una maggiore sonnolenza al mattino, essere più facilmente irritabili, e provare un po’ più di spossatezza. Ma poi tutto torna come prima”; chi ne risentirà di meno è invece chi dorme molto o va’ a letto presto e il perchè, sinceramente, è anche intuitivo: quanto è più facile svegliarsi un’ora più tardi piuttosto che un’ora prima?
Pietro Proietti