SALUTE, OMCEO CHIEDE LA REVOCA DEL BANDO PER MEDICI NON OBIETTORI DI COSCIENZA
“Prevedere un concorso soltanto per non obiettori di coscienza ha il significato di discriminazione di chi esercita un diritto sancito dalla bioetica e dalla deontologia medica. Soltanto ragioni superiori potrebbero consentire di superare il diritto fondamentale di invocare legittimamente l’obiezione di coscienza in determinate situazioni. Ma queste ragioni “superiori” non ci risulta esistano. Infatti, non risulta che i servizi di IVG, nel rispetto della legislazione, non siano mai stati assicurati nell’azienda Sanitaria pubblica. Inoltre, ove si verificassero difficoltà ad assicurare il servizio in questione si avrebbero numerosi strumenti normativi di carattere flessibile, che, utilizzati, potrebbero tranquillamente superare tali ipotetiche difficoltà”. Lo dichiara, in una nota, il presidente dell’Ordine provinciale dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma Giuseppe Lavra.
“Il fatto che si ricorra – prosegue il presidente Lavra – invece a una tale forzatura gestionale e amministrativa, conculcando un diritto inalienabile, allarma chi ha il dovere di tutelare la professione medica nei suoi aspetti fondamentali della bioetica e della deontologia che sono ad esclusiva garanzia della comunità sociale. Pertanto, come Ordine chiedo al presidente della Regione Lazio di revocare l’atto iniquo e, al contempo, al Comitato Centrale della nostra Federazione nazionale, la FNOMCEO, di pronunciarsi ufficialmente su questa vicenda”.