MENO INQUINAMENTO PIU’ SALUTE
Petrolio, carbone e gas naturale: quanto sono fondamentali nella vita di ogni giorno? Siamo soliti utilizzare per la maggior parte delle nostre esigenze dei veicoli che sfruttano il petrolio, per il quale facciamo anche le guerre, gli altri due elementi, pur essendo meno famosi sono altrettanto determinanti anche se leggermente in disuso.
Se da un lato i combustibili fossili sono fondamentali, l’altro lato della medaglia è sicuramente l’inquinamento ambientale.
Abbiamo sentito centinaia di volte parlare dell’effetto serra, del surriscaldamento, delle emissioni eccessive di nubi di gas dalle fabbriche e delle scie chimiche nel cielo ma ad oggi le alternative eco-sostenibili non sono sufficienti, non riescono minimamente a soddisfare le esigenze di produzione, spostamento o di qualsiasi altro tipo legate agli elementi succitati, rendendo così insostenibile un cambiamento, almeno nell’immediato futuro.
Uno scenario del genere però non spaventa i ricercatori, anzi, li stimola a cercare soluzioni sempre più particolari e più funzionali al passaggio che prima o poi sarà inevitabile. A Shanghai infatti un gruppo di ricercatori del MIT (Massachusetts Institute of Technology), in un laboratorio pilota, sono riusciti a creare un composto oleoso utilizzabile come carburante.
Sfruttando le caratteristiche dei batteri Moorella thermoacetica all’interno di bioreattori anaerobici (serbatoi con assenza di idrogeno dove però microrganismi riesco a svilupparsi) sono riusciti a mescolare CO2 con del monossido di carbonio (CO) o con l’idrogeno andando a comporre l’acido acetico; è proprio questo acido ad avere delle caratteristiche tali da rendere possibile la sua combinazione con dei lieviti ingegnerizzati che rilasceranno un prodotto finale di natura oleosa e che sarà possibile sfruttare come carburante.
Pietro Proietti