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SALUTE, IL CALORE POTREBBE SCONFIGGERE IL DIABETE

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Il diabete è una malattia, non direttamente legata all’obesità, che affligge 382 milioni di persone nel mondo e solo in Italia sono 4 milioni le persone che ogni giorno la devono contrastare; fino ad oggi è sempre stata solo l’insulina, presa a dosi giornalierie a seconda del grado di gravità della malattia, l’unica cura usata per arginarla ma potrebbe esserci una svolta.

La società statunitense Fractyl Laboratories Inc. sta attuando una serie di trail clinici in collaborazione con molte realtà del settore, come  l’Università Cattolica e il Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma, insieme a ospedali europei a Bruxelles, Londra, Amsterdam e Lovanio per testare la capacità e gli effettivi risultati di una macchina da loro prodotta che producendo calore potrebbe rigenerare una mucosa intestinale sana, capace di agire su una parte dell’intestino che permetterebbe il “rimodellamento della mucona duodenale” (DMR) tramite una consolle regolabile a distanza e una piccola operazione di chirurgia mininvasiva endoscopica.

Lo studio di fattibilità ha coinvolto finora oltre 40 pazienti riuscendo a dimostrare come il trattamento Revita ha un impatto sulla malattia duraturo nel tempo e di notevole entità; questo test si divide in varie fasi, una prima parte che prevede l’arruolamento di 50 pazienti in vari centri europei (al Gemelli a oggi ne sono stati trattati 7), e una seconda parte che prevede l’arruolamento complessivo di  oltre 400 pazienti in Europa e Usa.

“Ci auguriamo risultati definitivi degli studi attualmente in corso entro pochi anni”, spiega la professoressa Geltrude Mingrone, Direttore dell’Unità Operativa Complessa Patologie dell’obesità del Gemelli; la dottoressa insieme ad altri colleghi hanno dimostrato che la chirurgia bariatrica, che si attua per trattare obesità grave, può portare a miglioramenti duraturi del controllo glicemico rispetto alla terapia farmacologica e a una riduzione della mortalità e delle complicanze del diabete di tipo 2. Questa attenzione insieme alla DMR riuscirebbero infatti ad evitare l’eccessivo passaggio di sostanze nel duodeno ma allo stesso dovrebbe riuscire a normalizzare i vari ormoni  rilasciati dalla mucosa intestinale e coinvolti nell’insulino-resistenza e forse proprio nel meccanismo di controllo glicemico.

DMR avviene tramite l’introduzione trans-orale di un catetere a palloncino che fornisce una dose controllata di energia termica sulla superficie della mucosa. La console Revita fornisce un controllo preciso della temperatura che viene applicata alla superficie della mucosa in modo da  garantire la sicurezza della procedura, risultata molto ben tollerata dai pazienti. La procedura dura un’ora circa e i pazienti  vengono dimessi il giorno dopo.

“Finora – ribadisce la professoressa Mingrone – sono stati trattati oltre 60 pazienti, di cui sette al Policlinico A. Gemelli; si conta di arrivare a coinvolgere circa 40 pazienti in cura per il diabete presso il Policlinico” mentre il professor Costamagna spiega come “la fase sperimentale si concluderà nell’arco di due anni; se i risultati saranno positivi questo innovativo trattamento potrà essere esteso a tutti quei pazienti affetti da diabete che non riescono a tenere sotto controllo la terapia con i farmaci e che costituiscono circa la metà del totale.

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