Angolo della Salute
SALUTE, COLDIRETTI PROPONE UN’ETICHETTA PER LA “STORIA” DEI PRODOTTI AGRO ALIMENTARI
E’ il Presidente di Coldiretti Roma e Lazio ad esporsi su un tema particolarmente delicato come quello della segnalazione dell’origine dei prodotti agro – alimentari venduti in Italia e con un’origine non specificata o non verificata, soprattutto alla luce di “quanto accaduto a Firenze, dove un bambino di 14 mesi è finito in ospedale per un caso di sindrome emolitico-uremica, provocata da escherichia coli, forse collegata all’uso di un formaggio romeno, riporta in primo piano un tema da sempre al centro delle battaglie della Coldiretti: l’indicazione obbligatoria di origine in etichetta di tutti i formaggi e l’indicazione delle loro caratteristiche specifiche, sottoprodotti compresi”, spiega in una nota Granieri.
“Il Ministero della Salute – continua la nota – ha avvisato gli assessorati alla Sanità delle regioni coinvolte nelle liste di distribuzione del formaggio in questione: Lazio, Toscana e Campania. La salute dei cittadini rappresenta un’assoluta priorità, per questo i consumatori devono essere messi in condizioni di conoscere esattamente la provenienza di ciò che finisce sulla loro tavola. Purtroppo, invece, anche prodotti agroalimentari venduti nel nostro Paese ed esportati con il marchio Made in Italy contengono nel 33% dei casi materie prime straniere. È necessario garantire tracciabilità e trasparenza premiando sostenibilità, filiera corta e distintività”.
Il suggerimento è quindi quello di affrontare la questione come è stata fatta dai francesi che senza limitare l’afflusso di beni di consumo alimentare da qualsiasi parte del mondo, senza quindi bloccare la piena ed indipendente circolazione dei prodotti come previsto dal regime di libera concorrenza dell’Unione Europea, ha introdotto l’obbligo di esposizione di un’etichetta capace di elencare la “storia” di ciò che abbiamo intenzione di acquistare.