SALUTE, AL CINEMA SI “FUMANO” SEMPRE PIU’ SIGARETTE
Negli ultimi anni si fuma in meno film fra quelli al top del box office, ma in compenso sono aumentate di oltre il 70% le scene in cui sono coinvolte le sigarette nei film in cui appaiono; questo è quanto afferma nel rapporto pubblicato sull’ultimo numero del bollettino del Centers for disease control (Cdc) statunitense, che propone per le pellicole dove si fuma di vietare la visione ai minori non accompagnati.
Secondo lo studio tra i primi 143 film per spettatori negli Usa nel 2016 59 (il 41%) conteneva scene legate al fumo, in leggera discesa rispetto al 45% del 2010; in assoluto, di ‘tobacco incidents’, cioè di scene dove si mostra o si parla di sigarette e affini è però passato da 1,824 a 3,145, con un aumento del 72%.
“La descrizione dell’uso di tabacco ormai è poco comune nei film per bambini – sottolineano gli autori – ma l’aumento del 43% dei ‘tobacco incidents’ in quelli vietati ai minori di 13 anni è particolarmente preoccupante da un punto di vista di salute pubblica, a causa della dimostrata relazione causale tra l’esposizione dei giovani al fumo nei film e la loro decisione di iniziare a fumare”.
Tra le soluzioni proposte ci sono il divieto di visione ai minori non accompagnati dei film dove appaiono le sigarette, la richiesta alle case produttrici di dichiarare se ricevono compensi dalle industrie del tabacco e il rifiuto dei sussidi ai film da parte degli enti locali per le pellicole con scene in cui si fuma.