ROMA, TENSIONI DURANTE IL CORTEO DI CASAPOUND
Come annunciato nei giorni scorsi, è avvenuto oggi il corteo di Casapound a partire da piazza vittorio nell’anniversario della morte di Dominique Venner, scrittore e ideologo francese suicida a Notre Dame nel 2013.
A guidare la fila v’era un grande striscione con la scritta “L’Europe s’insurge contre la fatalité!“, con l’immagine dello scrittore, al cui “sacrificio è dedicata questa giornata” come spiega Gianluca Iannone, presidente di Casapound Italia, insieme ad un grosso manifesto con scritto “Difendere l’Italia con lo spirito degli eroi del Piave“, l’immagine di un soldato e la tartaruga simbolo del movimento. In prima fila bandiere italiane, francesi e spagnole, e un vessillo del movimento greco “Alba Dorata”.
Il corteo ha avuto come meta Colle Oppio ed è parte di una serie di altre manifestazioni similari sparse in Europa, in città come Atene, Madrid e Budapest. “Faremo una manifestazione senza tensioni e senza allarmi sociali – afferma Iannone – Casapound vive a Roma da 12 anni, fa politica alla luce del sole, volontariato, sport e comunità”. E aggiunge: “Fare un corteo che parte da piazza Vittorio non è una provocazione. Noi viviamo qui, la nostra sede è a pochi passi da qui, è provocatorio chi dice che non siamo benvenuti. Non c’è apologia del fascismo, resto basito quando ne parlano – continua – noi abbiamo già fatto cortei in altre città, questo è il terzo corteo che facciamo a Roma. È ridicolo che ogni volta si debba ripartire dall’inizio, e si parli di allarme sociale. Noi siamo una comunità pacifica, ma è chiaro che se attaccati rispondiamo”.
Il percorso però è stato meno agevole di quanto si augurassero i dirigenti di Casapound poichè durante questa sfilata a cui hanno partecipato “10.000 persone” come affermano loro esponenti, ha suscitato altrettranto interesse da chi la pensa precisamente come loro; difatti, durante la manifestazione sono successi diversi eventi che hanno montato un pò di tensione, come il caso dell’arrivo in piazza di un gruppo di ragazzi, al coro di “Bella Ciao“, di un liceo poco distante. Successivamente, da dei palazzi in via Merulana gli è stato urlato contro frasi come “Maledetti Fascisti” e sono state tirate anche delle uova. Degli antagonisti hanno anche assaltato un pulmino andando a creare momenti di tensione che la polizia ha contenuto con impegno e qualche difficoltà.
“Oggi non parleremo di politica, parliamo dell’identità di nazioni, popoli, confini. Qui c’è una piazza di uomini liberi, con i sorrisi e le bandiere, che liberamente manifestano le proprie opinioni. Dall’altra parte c’è una piazza in cui c’è chi applaude chi assalta un banchetto e manda in ospedale un disabile. Nessuno può pensare di impedirci con la violenza di fare manifestazioni”. Così, il vicepresidente di Casapound Italia e candidato sindaco di Roma Simone Di Stefano, interpellato a margine del corteo promosso dal movimento, partito da piazza Vittorio in merito al corteo Antifascista andato in scena parallelamente all’Esquilino.