ROMA, CONFISCATI 80 MLN DI BENI DELLA CAMORRA GRAZIE A “PIZZA CIRO”
Nel 2014 quattro imprenditori Luigi, Antonio e Stefano Righi insieme ad Alfredo Mariotti, erano stati arrestati nel corso dell’indagine “Margarita”, più conosciuta come “Pizza Ciro“, dal nome di una catena di ristoranti piuttosto radicata a Roma, ma oggi il Tribunale dopo due anni ha reso esecutivo un decreto dove confisca tutti i beni legati a loro e ai loro investimenti. L’indagine iniziata già anni fa ha portato alla luce un mondo sommerso tra le vie del centro di Roma gestita da una holding legata a moltissime società di comodo legate alla camorra.
Sono stati i Carabinieri ad eseguire la confisca che comprendeva: 28 esercizi di ristorazione, 41 beni immobiliari, 385 rapporti finanziari e bancari degli investimenti, 76 veicoli oltre a 300 mila euro contanti e tutte le 77 società fittizie che amministravano i suddetti beni.
Dalle indagini dei Carabinieri sono riusciti a stabilire che i Righi sono riciclatori per conto della camorra napoletana al servizio del clan Contini; i beni confiscati già posti sotto sequestri sono attualmente gestiti dagli amministratori giudiziari nominati dal Tribunale.