ROMA CAPITALE ADERISCE AL PROGRAMMA UNICEF PER UNA CITTÀ A MISURA DI BAMBINO
Roma Capitale, con l’approvazione di ieri in Aula Giulio Cesare della delibera del M5s, ha aderito al programma dell’Unicef e ha adottato il documento programmatico che prevede nove passi per costruire ‘Città amiche delle bambine e dei bambini’.
“Oggi presentiamo un traguardo, raggiunto, molto importante e che riguarda i bambini e gli adolescenti che sono il nostro futuro e a cui dobbiamo lasciare un mondo migliore di quello che abbiamo trovato, impegnarci in questo è un dovere morale. Con questa approvazione prevediamo politiche concrete che coinvolgano, bambini e adolescenti, all’interno dei percorsi dell’amministrazione. Inauguriamo una nuova tipologia di lavoro su questi temi”, ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, nel presentare l’iniziativa, oggi, ai Musei Capitolini insieme al presidente dell’Unicef Italia, Giacomo Guerrera.
“Unicef ci aiuta ad attuare un diritto fondamentale – ha aggiunto Raggi -, quello dei bambini e degli adolescenti a essere presi in considerazione. L’Unicef individua nove passi, tra cui la creazione di strutture, la nomina di un garante, un sistema di valutazione dell’impatto sui bambini e sugli adolescenti delle politiche che si intendono perseguire”.
Gli assi su cui poggerà il percorso saranno ascolto, partecipazione e condivisione affinché bambini e adolescenti siano coinvolti, in modo attivo, nelle questioni che li riguardano. Inoltre sarà istituita, con apposito regolamento, la figura di un garante nominato dalla sindaca.
“Noi non ci sostituiamo all’amministrazione comunale, ma siamo disponibili a dare tutto il supporto con grande entusiasmo e passione – ha detto Giacomo Guerrera, presidente dell’Unicef Italia -. Con questo spirito lo facciamo in tutte le città e anche a sostegno di Roma. Roma è stata per tanti mesi sui giornali per notizie negative, ma questa è finalmente una notizia positiva.
Garantire il benessere di bambini e adolescenti significa migliorare la qualità della vita, anche per gli adulti. Una città amica dei bambini e degli adolescenti è un luogo dove le voci, i bisogni, le priorità e i diritti dei bambini e degli adolescenti sono parte integrante delle politiche pubbliche, dei programmi e delle decisioni; un luogo che accetta, accoglie e valorizza le differenze e le diversità; caratterizzato da inclusione, partecipazione e collaborazione”.
L’obiettivo, che sarà perseguito secondo il principio della valutazione delle conseguenze sull’infanzia di ogni atto amministrativo adottato, è quello di assicurare piena ed efficace attuazione della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’Adolescenza.
“Per rafforzare i diritti dei bambini e adolescenti è necessario garantire loro un maggior coinvolgimento nei processi decisionali, come previsto dalle linee programmatiche della nostra amministrazione – ha sottolineato l’assessore alla Persona, Scuola e Comunità solidale di Roma, Laura Baldassarre -. L’adesione al programma Unicef rappresenta una delle numerose azioni politiche che abbiamo prodotto in materia e si sposa perfettamente con l’istituzione del forum per l’infanzia e l’adolescenza. Stiamo promuovendo così una nuova educazione civica, partendo da bambini e ragazzi che sono i protagonisti di un processo che li porterà a diventare interlocutori diretti e privilegiati: spesso i loro consigli e suggerimenti si rivelano preziosi e determinanti nelle scelte adottate dagli adulti. Allo stesso tempo consolidiamo il nostro metodo, finalizzato a raccogliere ed elaborare i contributi più interessanti provenienti da organizzazioni e associazioni”.
“Vogliamo ripensare questa città, favorendo un’azione di partecipazione alla vita culturale, sportiva, sociale, economica, civica e di riappropriazione dello spazio urbano – ha spiegato la presidente della commissione capitolina Cultura e Politiche giovanili, Eleonora Guadagno -. Questo atto coinvolge tutta l’Assemblea, la Giunta Capitolina e i Municipi. È un progetto trasversale che, partendo dal riconoscimento di un bilancio dedicato all’infanzia, coordina tutti gli ambiti di governo e delle pubbliche istituzioni e ci vede impegnati ad individuare degli indicatori temporali che consentono di valutare l’impatto della strategia sulla vita reale dei bambini. Ci diamo appuntamento tra un anno per raccontare quanti passi ha fatto questa amministrazione per raggiungere questo traguardo”.