ROCCA PRIORA, BORRELLI IN VISITA ALLA PROTEZIONE CIVILE LOCALE
“Quando ho ricevuto l’invito a questa cerimonia ho detto vado perché è il momento in cui noi dobbiamo iniziare a ringraziare le nostre volontarie e i nostri volontari che tanto ci hanno supportato in questa emergenza”. Lo ha detto, davanti a una platea di volontarie e volontari, associazioni, di cittadini e rappresentanti delle istituzioni locali, regionali e delle forze dell’ordine, nella sede della Protezione Civile comunale di Rocca Priora, Angelo Borrelli, capo dipartimento della Protezione civile. L’occasione è stata quella della cerimonia di consegna, da parte dell’amministrazione di Rocca Priora, degli attestati di ringraziamento ai tanti volontari e operatori sanitari che hanno preso parte alle attività di supporto alla cittadinanza e gestione dell’emergenza sanitaria nei mesi più difficili di questa epidemia da Covid-19. “Al capo dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli – ha dichiarato in una nota la sindaca Anna Gentili – è andato l’onere del coordinamento degli interventi necessari a fronteggiare l’emergenza sul territorio nazionale. Averlo con noi è come avere davanti l’Italia intera. L’Italia piegata ma non spezzata, l’Italia di ieri sofferente e l’Italia di oggi, forte, cosciente e coraggiosa. E averlo e avervi qui, nella sede della nostra protezione civile ha un valore aggiunto perché segna il passo della rinascita consapevole di tutti i luoghi, di tutti i paesi grandi o piccoli che siano che faticosamente e coraggiosamente stanno rialzando la schiena. Da questa sede, oggi guardiamo al futuro, da questa sede che è stata per 107 giorni centro operativo territoriale, luogo di vera consapevolezza dell’emergenza, perché è soprattutto nelle sedi delle protezioni civili che ci si misura con il passo veloce e feroce delle emergenze”.
“È stata un’emergenza che chi fa Protezione civile non ha mai visto nel nostro Paese, è stata planetaria e nessuno di noi ne è rimasto indenne”, ha affermato Angelo Borrelli. “Ha provocato 11 – 12 volte di più il numero dei morti del terremoto dell’Irpinia del 1980. La Protezione civile viene chiamata quando la situazione è così complicata che c’è bisogno di un intervento combinato e, in questo sistema di interventi, un ruolo fondamentale lo ha il nostro volontariato di Protezione civile che anche questa volta ha dato grande disponibilità. Più di 200 mila persone sono state impiegate nel nostro Paese più volte, fino ad arrivare a 1 milione e 300 mila giornate uomo. Abbiamo messo in piedi in 2, 3 giorni l’attività di controllo con i termo scanner negli aeroporti e poi via via tutte le altre esigenze, dall’assistenza alla popolazione al supporto anche ai comuni per quanto riguardava la distribuzione dei generi alimentari, perché questa oltre ad essere un’emergenza sanitaria, ha toccato profondamente le famiglie ed anche la possibilità di sopravvivenza. C’è stata una grande prova del sistema di Protezione civile, il tempo passava e noi non ce ne accorgevamo, lavoravamo h24 per garantire il massimo supporto ai concittadini. L’emergenza non è finita ed è per questo che dobbiamo portare avanti i comportamenti corretti da tenere, le regole d’igiene, il distanziamento interpersonale, le mascherine nei luoghi chiusi. Sono convinto che la prova che noi abbiamo dato è stata fondamentale e molto riuscita di come la Protezione civile e le sue articolazioni, le sue volontarie e i suoi volontari, possono essere utili in caso di calamità e in eventi di questo tipo. Continuiamo così, con questo spirito di grande gioco di squadra e stando al vertice della Protezione civile vedo una grande cooperazione, è così che faremo crescere il sistema e miglioreremo la vita dei cittadini”, ha aggiunto Borrelli.