RITROVATO UN TRATTO DELLA PORTICUS MINUCIA DURANTE I LAVORI PER UN HOTEL
“Roma non finisce mai di meravigliarci e di regalare sempre nuovi elementi di conoscenza agli studiosi e agli appassionati di arte e di archeologia”. E’ quanto esclama Daniela Porro, alla guida della Soprintendenza speciale di Roma, commentando la scoperta arrivata dal restauro di palazzo Lares Permarini alle Botteghe Oscure – la via che unisce piazza Venezia all’area sacra di largo Argentina – che ha consentito di portare alle luce un tratto della Porticus Minucia, monumento tracciato anche nella pianta marmorea della Forma Urbis Romae, un grande quadriportico del primo secolo dopo Cristo, in epoca repubblicana, utilizzato per distribuire gratis il grano alle plebe, di grandissime dimensioni e collocato all’interno del Campo Marzio, con al centro della piazza fontane e anche un tempio.
Spiega la soprintendente: “Abbiamo due grandi blocchi di peperino con le tracce delle grappe in ferro e il ritrovamento di parte della decorazione marmorea, che in genere non si trova nei monumenti antichi, perché gli elementi più preziosi venivano spoliati nel corso dei secoli, specie nel periodo del Medioevo e del Rinascimento, per riutilizzarli in palazzi e chiese”. La Porticus Minucia prende il nome dal console romano Marco Minucio Rufo, che in epoca repubblicana fece realizzare il quadriportico nella vasta area del Campo Marzio.
La scoperta archeologica in questo luogo così particolare della Roma antica sarà messa a disposizione non solo dei clienti dell’hotel Radisson Collection ‘Roma Antica’ – un albergo di lusso a 5 stelle che aprirà i battenti il 28 marzo, quando saranno definitivamente terminati i lavori di ristrutturazione di palazzo Lares Permarini, nell’edificio situato proprio di fronte alla Crytpa Balbi, una delle sedi del Museo Nazionale Romano – ma anche dei cittadini romani e dei turisti, con formule che saranno definite in accordo fra la proprietaria Finint Investments e la Soprintendenza speciale di Roma. E’ stato anche realizzato un video multimediale che propone la ricostruzione tridimensionale della Porticus Minucia.
“Per un operatore economico e finanziario, che fa un investimento importante, un ritrovamento archeologico viene subito visto come un problema, perché indubbiamente allunga i tempi dell’investimento e questo è inutile negarlo – premette Mauro Sbroggiò, ad di Finint Investments che ha finanziato anche le operazioni di scavo nell’estate del 2020, dirette dall’archeologa Marta Baumgartner – Ma qui abbiamo avuto modo di collaborare con una Soprintendenza rapida, sensibile, attenta, che ha permesso di trasformare un potenziale problema in una grande opportunità, che ha anche valorizzato un importante immobile al centro della Città Eterna”.