RIPARTONO I PELLEGRINAGGI DELL’OPERA ROMANA, FRA TERRA SANTA E CAMMINI DIOCESANI
Dopo una pausa di diversi mesi a causa delle restrizioni dovute all’emergenza sanitaria, l’Opera Romana Pellegrinaggi sta organizzando i primi gruppi per la Terra Santa: si parte a marzo e poi di nuovo a Pasqua, nei luoghi della Passione e Resurrezione di Gesù. E anche per i sacerdoti romani sono in programma due pellegrinaggi, uno dal 19 al 22 aprile a Santiago di Compostela e l’altro, dal 17 al 21 maggio, in Polonia.
Ad annunciarlo è il cardinale vicario Angelo De Donatis, che anticipa anche i prossimi pellegrinaggi diocesani previsti per dopo l’estate, con l’organizzazione tecnica dell’Orp: a Lourdes, dal 28 al 31 agosto, che sarà guidato dallo stesso cardinale; poi Fatima dall’11 al 14 ottobre, con il vescovo Benoni Ambarus e la Terra Santa dal 21 al 28 novembre, presieduto dal vescovo Dario Gervasi. «Il pellegrinaggio è un simbolo della vita, ci fa sperimentare che la vita è camminare, è un cammino verso il Regno», scrive il porporato. «Con l’arrivo della primavera – è la sua riflessione – la diocesi vuole riprendere l’esperienza dei pellegrinaggi riservati al clero di Roma», interrotta nel 2020 e nel 2021 per via dell’emergenza sanitaria. Ecco, allora, la proposta di Santiago, per «celebrare insieme il Giubileo Giacobeo – sottolinea il cardinale vicario –, prorogato da Papa Francesco fino a luglio 2022».
Inoltre, «soprattutto per coloro che hanno ricevuto l’ordinazione sacerdotale dalle mani di san Giovanni Paolo II – sono ancora le parole del cardinale De Donatis –, ho pensato di proporvi un pellegrinaggio in Polonia, dal 17 a 21 maggio». Ma i sacerdoti e i laici andranno soprattutto a «pregare per la pace», sottolinea l’amministratore delegato dell’Orp monsignor Remo Chiavarini. «La Terra Santa e la Polonia sono luoghi che sono stati insanguinati da guerre – spiega – e invece Santiago è un simbolo dell’Europa unita, nata anche lungo i cammini. Con il pensiero all’Ucraina risuonerà con forza la nostra preghiera per la pace». Già numerose le iscrizioni alle diverse proposte. Il primo gruppo partirà per la Terra l’11 marzo, e sarà guidato da don Giovanni Biallo, guida e assistente dell’Orp. «Si tratta di una trentina di persone, soprattutto famiglie – anticipa don Biallo – ma ci saranno anche alcuni sacerdoti. Faremo un percorso classico al cuore della Terra Santa, in tranquillità e sicurezza, perché ormai lì è tutto riaperto, sia in Israele che in Palestina». Volo diretto da Roma a Tel Aviv, e poi «andremo subito a Nazaret – spiega il sacerdote – e faremo memoria dell’annunciazione nella basilica dove c’è la casa di Maria; visiteremo la Galilea, con il Lago di Tiberiade, che mi è particolarmente caro poiché è luogo di evangelizzazione di Gesù. Scenderemo lungo la valle del Giordano e arriveremo a Betlemme, dove visiteremo la basilica della Natività con i meravigliosi mosaici restaurati; ci sarà spazio per una sosta al Mar Morto e sul fiume Giordano. Alla fine, naturalmente, ci aspetta Gerusalemme con i luoghi della Passione, il Cenacolo, il Monte degli Ulivi, il Santo Sepolcro».
Per il periodo di Pasqua ci sono già altri quattro gruppi prenotati per la Terra Santa. «Su Israele – riprende monsignor Chiavarini – stiamo proponendo anche itinerari nuovi». Novità anche per quello che riguarda Lourdes: già al pellegrinaggio diocesano di fine agosto, infatti, si potrà partecipare sia in aereo che in pullman. «Questo mezzo di trasporto più tradizionale – conclude – ci consente di contenere i costi oltre che di far vivere ai partecipanti una vera esperienza di gruppo, con un percorso di avvicinamento e la riflessione comunitaria anche al ritorno». Novità anche su Roma «In vista dell’Incontro mondiale delle famiglie di giugno 2022 – anticipa il sacerdote – stiamo mettendo a punto un piccolo itinerario sulle domus ecclesiae. Mostreremo Roma come la città dove il cristianesimo ha preso piede e si è radicato, fino a diventare poi il centro del cristianesimo: una chiave di lettura indispensabile per capirne il cuore e la vocazione».