RICUCCI ARRESTATO DI NUOVO: CON LUI UN GIUDICE
Cene e serate in ristoranti vip, locali notturni romani e hotel in cambio della sentenza tributaria pilotata, in favore degli ”amici” Stefano Ricucci e Liberato Lo Conte; è il risultato che emerge dall’indagine ‘Easy judgement’ condotta dalla Guardia di Finanza di Roma che ha portato ai domiciliari il giudice Nicola Russo, e in carcere Ricucci e il socio d’affari, per corruzione in atti giudiziari.
Gli approfondimenti eseguiti sulla documentazione e sui file sequestrati nell’estate del 2016 hanno permesso di acclarare le responsabilità dei protagonisti della vicenda, dimostrando che Russo – come si legge nel provvedimento cautelare -, già prima della decisione era ”legato a costoro da vincoli di fiducia basati sull’amicizia, comune colleganza di interessi e frequentazione, alla base dell’accordo illecito corruttivo concretato anche in regalie e disposizioni economiche di favore”. Il magistrato – anziché astenersi, come avrebbe dovuto in quanto in conflitto d’interessi – aveva favorito i suoi ”amici”, nella sua qualità di relatore ed estensore della sentenza di secondo grado, favorevole all’impresa ricorrente, che aveva riformato la precedente pronuncia della Commissione Tributaria Provinciale, di segno opposto.