Dal Campidoglio

RESTAURATE QUATTRO FONTANE STORICHE DI ROMA

Quattro fontane, quattro importanti monumenti di Roma, dopo gli interventi di manutenzione straordinaria, vengono riconsegnati alla cittadinanza.

Da oggi si potranno nuovamente ammirare la Mostra dell’Acqua Paola al Gianicolo, la Fontana del Mosè in piazza San Bernardo, la Fontana del Peschiera in piazzale degli Eroi e la Mostra della nuova Acqua Vergine al Pincio, in viale Gabriele D’Annunzio. Questa mattina la sindaca di Roma Virginia Raggi, il presidente e amministratore delegato della maison Fendi Serge Brunschwig e la Sovrintendente capitolina ai Beni culturali di Roma Capitale Maria Vittoria Marini Clarelli, hanno presentato la conclusione degli interventi e inaugurato la riapertura al pubblico delle quattro mostre d’acqua. “Fendi ha legato la sua opera di mecenatismo a una delle cose che risultano più simboliche per Roma: l’acqua – ha detto Raggi al Fontanone del Gianicolo -. Roma, e in particolare l’impero romano, hanno puntato molta della propria ingegneria civile sugli acquedotti e l’acqua, i cui segni sono presenti in tutto Il mondo. Di qui lo speciale rapporto che c’è tra la città e le sue fontane”. “Non posso che essere orgogliosa e grata per questa bellissima attività che la maison ha compiuto per i romani e i turisti – ha sottolineato la sindaca -. Sono certa che questo sarà appezzato e valorizzato”.

I lavori eseguiti hanno interessato le mostre terminali di importanti acquedotti romani e sono stati resi possibili grazie all’elargizione liberale della maison Fendi, che dopo aver sostenuto, nell’ambito del progetto Fendi for fountains, il restauro della Fontana di Trevi e del Complesso delle Quattro Fontane, aggiunge ora questo nuovo importante contributo alla valorizzazione del patrimonio artistico della città eterna. Il costo complessivo dei lavori, su progetto redatto dai competenti uffici della Sovrintendenza capitolina, è stato di 280.000 euro, onere assunto per intero dal mecenate. I lavori sono stati realizzati, a seguito di gara con evidenza pubblica, dalla ditta Methodos di Valeria Mallia, specializzata nel restauro dei materiali lapidei. “I lavori sono stati avviati il 29 maggio – ha spiegato la sovrintendente – con i cantieri della Mostra dell’Acqua Paola e della Mostra del Peschiera, a cui hanno poi fatto seguito nei mesi successivi quelli della Fontana del Mosè e del Ninfeo del Pincio, gli interventi di manutenzione si sono conclusi nel pieno rispetto dei tempi previsti. Su tutte le fontane la manutenzione ha riguardato la superficie delle vasche e di tutte le parti inferiori dei prospetti, è stato eseguito il lavaggio di tutte le superfici con l’eliminazione delle patine biologiche, sono state rimosse le incrostazioni calcaree ed è stato realizzato il consolidamento e la stuccatura delle lesioni laddove necessario. Su tutte, infine, è stata effettuata l’impermeabilizzazione delle vasche e la verifica degli impianti idrici ed elettrici”.

Per questa occasione l’amministrazione capitolina ha realizzato, attraverso Areti, il nuovo impianto di illuminazione con tecnologia a led della Mostra del Peschiera e, nella stessa fontana, la riattivazione dell’impianto idrico, in corso di perfezionamento per un costo complessivo di 78.000 euro. Diverse, sia per tipologia che per epoca di esecuzione, le quattro fontane sono state individuate tra le molte della città di Roma, per essere fontane terminali di monumentali acquedotti romani, dei quali tre di origini imperiali, poi restaurati dai papi in epoche diverse e nell’ottica celebrativa di eternare il proprio nome collegandolo alla grande romanità, e un quarto, il Peschiera, di età moderna (1949), considerato uno dei maggiori acquedotti europei. “Sono orgoglioso di essere qui a rappresentare Fendi per il restauro di quattro fontane – ha detto Brunschwig -. Sono emozionato in particolare per questa fontana che è molto famosa ed è stata al centro di grandi opere come il film La grande bellezza. La maison Fendi è nata a Roma nel 1925 e ha avuto sempre una relazione molto forte con la città di Roma. La città contribuisce alla bellezza di Fendi, è nostro dovere ma anche un onore contribuire alla bellezza della città. Roma è parte integrante del Dna di Fendi ed il suo patrimonio artistico e culturale è un bene da preservare per le generazioni future”. 

Articoli correlati

Back to top button
Close