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REGIONE LAZIO, BANDO PER LA DIGITALIZZAZIONE DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DI 15 MILIONI DI EURO

E’ stato presentato questa mattina presso la sede della Regione Lazio il nuovo bando “Voucher Digitalizzazione Piccole Medie Imprese (PMI)”, il cui obiettivo è sostenere le imprese che intendono acquistare tecnologie digitali e servizi e che prevede una dotazione di 15 milioni di euro. Si tratta di 15 milioni finanziati dal Fondo Europeo FESR 2021-2027 di cui 5 milioni per le Strategie Territoriali, riservati alle PMI che operano nei Comuni di Frosinone, Latina, Rieti e Viterbo e nei Municipi IV (Tiburtino) e X (Ostia) di Roma Capitale. “Il Lazio è in crescita nel percorso di digitalizzazione e rappresenta il 16,8% della spesa ICT nazionale. Si tratta di un processo determinante per lo sviluppo e la competitività non solo delle piccole e medie imprese ma anche delle micro attività produttive – ha spiegato la vicepresidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli – pertanto, la Regione ha deciso di sostenere in modo deciso i loro investimenti nel digitale, offrendo con questo bando un ampio un ventaglio di opportunità insieme a procedure semplificate che vanno oltre l’adempimento per guardare piuttosto ai risultati”.
L’intervento è destinato alle piccole e medie imprese iscritte al Registro delle imprese italiano e risultanti attive e con una sede operativa nel Lazio. Quest’ultima può essere acquisita prima della erogazione del contributo. Il contributo massimo concedibile è di 50.000 euro per le Micro Imprese, 100.000 euro per le Piccole Imprese e 150.000 euro per le Medie Imprese. Il contributo minimo erogabile non puo’ essere inferiore a 14.000 euro. In particolare, i contributi previsti riguarderanno: Diagnosi Digitale (solo per le PMI), obbligatoria per le imprese che partecipano al bando, valuta il livello di digitalizzazione e individua, con esperti indipendenti, gli investimenti tecnologici opportuni; Digital Workplace (per Micro imprese e PMI), finanzia l’acquisto di postazioni di lavoro digitale, per favorire l’uso di tecnologie utili ad aumentare la produttività; Digital Commerce and Engagement (per Micro imprese e PMI), offre contributi per l’apertura e/o l’ampliamento di piattaforme e canali digitali, per il marketing, la commercializzazione, la fidelizzazione e i servizi di supporto post-vendita; Cloud Computing (solo per le PMI), offre contributi per l’acquisto di spazi digitali di archiviazione e di gestione dei dati on line, per modernizzare le infrastrutture informatiche e ridurne i costi di gestione;
Cyber Security (solo per le PMI), offre contributi per prevenire eventuali attacchi informatici e garantire un elevato livello di sicurezza. “Per quanto riguarda Roma il Tiburtino è importante – ha aggiunto Roberta Angelilli – perchè è proprio lì che sorgerà il Rome Tecnopole, che è un progetto partecipata dalla Università La Sapienza, dal comune di Roma Unindustria e la Regione Lazio. Si tratta di un grande progetto di ricerca, innovazione e digitalizzazione al servizio delle imprese, e quindi dello sviluppo imprenditoriale di Roma e del Lazio”. Tiziana Petucci, Autorità di Gestione del PR FESR Lazio 2021-2027 e Direttore Regionale per lo Sviluppo Economico, Attività Produttive e Ricerca, ha illustrato le novità contenuta nel bando ai fini della rendicontazione delle spese: grazie alla semplificazione delle procedure introdotta dalla Regione Lazio e approvate formalmente dalla Commissione europea, il rimborso sarà riconosciuto al raggiungimento del risultato anzichè sulla spesa sostenuta. In pratica, le imprese saranno tenute a dimostrare di aver realizzato gli interventi previsti e riceveranno una somma a forfait predefinita per ciascun ambito di investimento. Gestito completamente on-line da Lazio Innova tramite la piattaforma GeCoWeb Plus, raggiungibile dai siti lazioinnova.it e lazioeuropa.it, il bando si aprirà dalle ore 12:00 del 6 dicembre 2023 e si chiuderà alle ore 18:00 del 23 gennaio 2024.
“Si è scelto lo strumento del voucher perchè è una misura semplificata – ha concluso Angelilli – è un bando semplicissimo con rendicontazione basica e che permette di arrivare all’obiettivo senza spendere risorse umane ed economiche in farraginose e complesse rendicontazioni che talvolta diventano ostative e tante imprese nel passato, soprattutto micro e piccole, rinunciavano”.

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