RAGGI: “14 ROM HANNO SCELTO IL RIMPATRIO, CAMPI NON TOLLERABILI”
“Quattordici Rom hanno scelto di ritornare in Romania”. Lo annuncia la sindaca di Roma Virginia Raggi su Facebook, che in un lungo post presenta quanto messo in campo dal Comune per evitare la ghettizzazione di chi vive nei campi nomadi, offrendo loro un modello che garantisca l’inclusione tramite pero’ un rigoroso rispetto della legalita’.
“Abbiamo messo in campo un ampio ventaglio di possibilita’ per favorire il superamento del Camping River tramite un costante coinvolgimento degli abitanti – scrive Raggi – Uno degli strumenti a disposizione delle persone risiede nel rientro volontario assistito presso il Paese di origine, collegato a un progetto di inserimento socio-lavorativo. I nuclei familiari coinvolti firmano un dettagliato Patto di Responsabilita’, che prevede il rispetto di precisi diritti e doveri”.
“I percorsi intrapresi nel Paese estero vengono programmati e monitorati – prosegue – in stretta sinergia con il Ministero degli Affari Esteri, la Questura, Prefettura di Roma e gli enti e le istituzioni degli Stati di provenienza. Il supporto viene garantito sulla base del raggiungimento delle diverse fasi del progetto. In caso di mancato adempimento alle condizioni stabilite, il Patto si annulla. Le prime 14 persone sono gia’ partite per la Romania”.
Poi la Raggi sottolinea: “Le loro testimonianze indicano come il rientro su base volontaria sia uno strumento in grado di migliorare la vita di queste persone, assicurando nuove opportunita’, e contribuendo efficacemente al superamento dei campi a Roma. Le loro parole sono la rappresentazione plastica dello scollamento tra il passato dei campi, vissuto all’insegna di un’autentica ghettizzazione, e un futuro finalmente orientato al rispetto dei diritti umani e delle regole. E’ inaccettabile continuare a tollerare questi luoghi – conclude la Raggi – che generano danni ingenti alle persone che li abitano e a coloro che vivono nelle aree limitrofe. Continuiamo quindi ad applicare con convinzione il nostro modello, che garantisce l’inclusione tramite un rigoroso rispetto della legalita’”