PROTESTA DEI SINDACATI AL MINISTERO DELLA SALUTE: OPERATORI EROI DIMENTICATI”
“Il virus non vi ha insegnato nulla”: è lo striscione esposto davanti il ministero della Salute a Roma per il presidio di protesta organizzato dall’Unione sindacale di base contro il Decreto rilancio che, secondo il sindacato, “cancella i buoni propositi, dimentica gli ‘eroi’ e ricaccia indietro la Sanità pubblica, quella che ha dovuto reggere in pressoché assoluta solitudine il devastante impatto del flagello Covid-19. Strano modo – sottolinea il sindacato – di dare seguito alla pandemia di complimenti di politici e amministratori, di applausi collettivi al tramonto, di lacrime versate per gli ‘eroi’ della Sanità uccisi dal coronavirus”. Per questo il coordinamento nazionale Sanità dell’Unione sindacale di base è sceso in piazza a Roma e ha indetto la mobilitazione nazionale, che a giugno “sarà seguita dallo sciopero dell’intero settore, pubblico e privato”. “Nel Decreto rilancio le assunzioni previste sono insufficienti (mancano all’appello almeno 20.000 infermieri e circa 4/5000 Oss solo per rendere davvero stabili i posti di terapia intensiva) e all’insegna del peggior precariato (scadenza a dicembre 2020). Il Decreto – continua Usb – ha anche cassato l’articolo che prevedeva la proroga della Madia a dicembre 2020 per la stabilizzazione dei precari, colpendo le migliaia di operatori che in questi mesi hanno garantito l’assistenza”. Usb chiede “assunzioni, stabilizzazioni, retribuzioni adeguate per il personale, ripristino dei posti letto, rilancio dei servizi territoriali, rafforzamento della Sanità pubblica e ancora assunzioni a beneficio dei cittadini e a tutela del diritto alla salute”.