Religioni

PRIMA UDIENZA GENERALE DI PAPA LEONE XIV A PIAZZA SAN PIETRO

Oggi il Pontefice ha svolto a piazza San Pietro la prima udienza generale, che ha visto la presenza di una moltitudine di fedeli. Ma prima di iniziare la celebrazione dell’udienza, il Papa ha fatto un giro sulla papamobile; dalla quale ha salutato i fedeli presenti in piazza. Durante l’omelia il Santo Padre ha commentato il vangelo in riferimento all’episodio del mietitore, dicendo: “Dio getta il seme della sua parola su ogni tipo di terreno, cioè in qualunque nostra situazione: a volte siamo più superficiali e distratti, a volte ci lasciamo prendere dall’entusiasmo, a volte siamo oppressi dalle preoccupazioni della vita, ma ci sono anche i momenti in cui siamo disponibili e accoglienti. Dio è fiducioso e spera che prima o poi il seme fiorisca. Egli ci ama così: non aspetta che diventiamo il terreno migliore, ci dona sempre generosamente la sua parola”, ha sottolineato. “Forse proprio vedendo che Lui si fida di noi, nascerà in noi il desiderio di essere un terreno migliore. Questa è la speranza, fondata sulla roccia della generosità e della misericordia di Dio“. Poi fa un riferimento a un dipinto dell’artista Van Gogh, affermando: “Ho in mente quel bellissimo dipinto di Van Gogh: Il seminatore al tramonto. Quell’immagine del seminatore sotto il sole cocente mi parla anche della fatica del contadino. E mi colpisce che, alle spalle del seminatore, Van Gogh ha rappresentato il grano già maturo. Mi sembra proprio un’immagine di speranza: in un modo o nell’altro, il seme ha portato frutto. Non sappiamo bene come, ma è così”, ha affermato. “Al centro della scena, però, non c’è il seminatore, che sta di lato, ma tutto il dipinto è dominato dall’immagine del sole, forse per ricordarci che è Dio a muovere la storia, anche se talvolta ci sembra assente o distante. È il sole che scalda le zolle della terra e fa maturare il seme”. Successivamente parla, in lingua tedesca e portoghese, della guerra, della vergine di Fatima e dichiara: “In un mondo diviso e ferito dall’odio e dalla guerra siamo chiamati a seminare la speranza e a costruire la pace!. In questo mese mariano, vorrei ribadire l’invito della Vergine di Fatima: ‘Pregate il rosario ogni giorno per la pace’. Insieme a Maria, chiediamo che gli uomini non si chiudano a questo dono di Dio e disarmino il loro cuore”. Poi parla della situazione nella striscia di Gaza: “È sempre più preoccupante e dolorosa la situazione nella Striscia di Gaza. Rinnovo il mio appello accorato a consentire l’ingresso di dignitosi aiuti umanitari e a porre fine alle ostilità, il cui prezzo straziante è pagato dai bambini, dagli anziani, dalle persone malate”. Conclude l’udienza generale ricordando Papa Francesco:  “Non possiamo concludere questo nostro incontro senza ricordare con tanta gratitudine l’amato Papa Francesco, che proprio un mese fa è tornato alla casa del Padre”.

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