PRESENTATO IL LIBRO “TESTIMONI DELLA MEMORIA PER NON DIMENTICARE”
‘Testimoni della memoria per non dimenticare’, è il libro che in occasione delle celebrazioni del Giorno della Memoria, la Regione Lazio ha deciso di realizzare e distribuire agli studenti delle scuole del Lazio. Il libro insieme al sito “Portale della Memoria”, sono stati presentati questa mattina al Teatro Olimpico di Roma dal Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e dal Vicepresidente, Massimiliano Smeriglio.
Alla presentazione, 1.075 studenti e docenti provenienti dagli istituti superiori di Roma e di tutte le province del Lazio (Latina, Frosinone, Rieti e Viterbo). Sono stati proiettati anche due video, uno sul rastrellamento del Ghetto di Roma ed uno sui Viaggi della Memoria realizzati dalla Regione Lazio nel corso di questi cinque anni di amministrazione.
Tra i presenti all’incontro, anche Ruth Dureghello, Presidente Comunità Ebraica di Roma, Mario Venezia, presidente della Fondazione Museo della Shoah, Sami Modiano, Mario Papà e Piero Terracina. Agli studenti sono stati consegnati il libro “Testimoni della memoria – per non dimenticare” (contenente foto, testimonianze dei sopravvissuti e tutti i dati sui Viaggi della Memoria), una moleskine con lo stesso titolo e una penna della Regione Lazio per poter subito trascrivere emozioni e idee.
“Sono cinque anni – afferma Nicola Zingaretti – che si fanno non solo i viaggi della memoria, ma questa regione ha investito molto sulla formazione del corpo docente rispetto ai temi della memoria”.
“Ci sono ancora testimoni – ha aggiunto il governatore – che hanno la forza di tornare in quei luoghi. Noi dobbiamo esserne degni per passare il testimone ad una nuova generazione, questo lo si fa con i viaggi ma anche come stiamo facendo noi: con un portale Internet che oggi presentiamo per scaricare documentazione foto materiali producendo video da portare nelle scuole, libri e valorizzando questa tragica esperienza di tanti che noi vogliamo non accada mai più e siamo orgogliosi su questo di non aver fatto solo viaggi ma di aver messo in campo una politica per la memoria collettiva”.