PIÙ BANDI ED INTERVENTI PER IL PATRIMONIO BOSCHIVO DEL LAZIO
Più interventi per lo sviluppo e la valorizzazione del patrimonio boschivo del Lazio, in linea con i principi europei. Questa la richiesta che emerge dalla nota diffusa dai consiglieri del gruppo Italia Viva della Regione Lazio, Marietta Tidei e Luciano Nobili.
“Nel Lazio, il patrimonio boschivo regionale ammonta ad oltre 400.000 ettari (Inventario Forestale Nazionale), ovvero circa 1/3 della superficie territoriale regionale, ricadente per circa il 60% all’interno delle aree protette. Una risorsa di particolare valore per la nostra Regione, soprattutto alla luce del fatto che è ormai consolidato il ruolo multifunzionale delle foreste, in quanto il bosco è considerato un complesso biologico capace di erogare funzioni e servizi sociali multipli, così da essere ritenuto un bene di rilevanza pubblica sotto molteplici aspetti”.
“Alla luce di tale quadro, in linea con quanto previsto dai principi paneuropei di Gestione Forestale Sostenibile e dalle Linee guida europee per ‘Afforestation and Reforestation‘, recepiti dalla normativa nazionale, appare opportuno promuovere lo sviluppo e la valorizzazione del settore forestale, attraverso interventi mirati e sostegni concreti e adeguati, che consentano una efficace pianificazione”, spiegano Tidei e Nobili.
“A tal fine, abbiamo depositato in Consiglio regionale una mozione, indirizzata al presidente Francesco Rocca e all’assessore a Parchi e Foreste, Giancarlo Righini, affinché si impegnino a sostenere, mediante appositi bandi pubblici, politiche volte a promuovere il ruolo multifunzionale delle foreste, in linea con i principi paneuropei di gestione forestale sostenibile e delle linee guida europee per ‘Afforestation and Reforestation’, con particolare riferimento al finanziamento di interventi volti, rispettivamente, a sostenere impianti di imboschimento e sistemi agroforestali su terreni agricoli, nonché interventi volti al sostegno degli investimenti produttivi forestali con particolar riferimento all’ammodernamento tecnico nei processi di trasformazione e commercializzazione di prodotti forestali e di sviluppo delle filiere forestali”, concludono Marietta Tidei e Luciano Nobili.