PER L’OMS RADDOPPIATI NEL MONDO I CASI DI MORBILLO
Raddoppiato nel mondo il numero di casi di morbillo: sono stati 229.000 l’anno scorso, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che indica le aree di conflitto e le zone remote e impoverite come i principali punti caldi.
L’agenzia delle Nazioni Unite stima, tuttavia, che meno di un decimo dei casi reali vengano segnalati alle autorità sanitarie: dunque il numero reale per l’anno scorso è superiore ai 2 milioni. Più di un terzo del totale si è verificato in Europa, dove i contagi sono triplicati arrivando a 82.596 casi di morbillo, secondo i dati diffusi dall’Ufficio europeo dell’Oms la scorsa settimana. Una grande parte delle infezioni europee è avvenuta in Ucraina, continua l’Oms. Quest’anno in Asia, nelle Filippine, propria questa settimana sono stati registrati almeno 70 morti – la maggior parte dei quali bambini – per un focolaio di morbillo.
Le zone di conflitto e i flussi migratori rappresentano una grande sfida per gli sforzi vaccinali, come anche le aree dei Paesi poveri più difficili da raggiungere. Gli esperti dell’Oms hanno comunque chiesto maggiori sforzi per riuscire a vaccinare, e proteggere, ogni bambino. Il morbillo rimane infatti una causa significativa di morte tra i bimbi di tutto il mondo. “Il morbillo è una malattia prevenibile causata da un virus”, ha detto Katherine O’Brien dell’Oms. “E i vaccini sono estremamente sicuri e molto efficaci”, ha aggiunto.