Fatti di Roma

PER LO SPALLANZANI IL CEPPO INGLESE DEL CORONAVIRUS NON COMPORTA NUOVI RISCHI

All’Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, ospedale della Capitale che fin dagli anni ’30 del secolo scorso ha impegnato le proprie risorse nel contrasto ad epidemie e pandemie e che oggi è il polo nazionale di riferimento in Italia per la sindrome respiratoria acuta grave, è stata avviata la procedura per l’isolamento della sequenza della Sars-Cov-2 per verificare la cosiddetta variante inglese.

A quanto si è appreso da fonti dell’Inmi le valutazioni in corso allo Spallanzani partono dalla consapevolezza che “i virus mutati sono un’evenienza che si è già verificata in questa pandemia”, come “ad esempio, subito dopo l’estate il ceppo predominante in Europa, compresa l’Italia, è stata una variante probabilmente introdotta dalla Spagna”. Quindi l’attuale mutazione del Covid non sarebbe un fatto né nuovo, né anomalo nel decorso della pandemia in atto.

La variante inglese del virus è stata isolata dopo l’accertamento di un caso positivo tra quelli di rientro dal Regno Unito. All’aeroporto di Fiumicino, nella giornata di ieri, infatti sono stati sottoposti a test 351 passeggeri di rientro dal Regno Unito: uno è stato confermato positivo al tampone molecolare ed è stato immediatamente posto in isolamento. Inoltre è stata emanata l’indicazione a tutti i laboratori della Rete Coronet del Lazio di mettersi in contatto con il laboratorio regionale di riferimento dell’Istituto Spallanzani nel caso di positività al tampone molecolare di soggetti provenienti dal Regno Unito.

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