PASTI CALDI AI SENZA FISSA DIMORA, PARTE IL SERVIZIO DI CUCINA MOBILE DI PROGETTO ARCA ONLUS

Portare pasti caldi alle persone che vivono in strada. È questo l’obiettivo del nuovo servizio di “cucina mobile” di Fondazione Progetto Arca onlus, che sarà attivo da questa sera nelle strade dei Municipi I e XV di Roma. L’iniziativa è stata presentata questa mattina a piazza San Pietro dal presidente di Progetto Arca, Alberto Sinigallia, e da una delegazione di operatori e volontari, insieme anche agli amici e ai donatori della fondazione, che sostengono il progetto dedicato a chi vive in condizione di fragilità. Progetto Arca opera da 28 anni a livello nazionale per portare un aiuto concreto alle persone che si trovano in stato di grave povertà ed emarginazione sociale.
L’idea del servizio di cucina mobile nasce però dall’esperienza maturata sul campo dagli operatori e volontari durante i periodi di lockdown imposti dalla pandemia, che hanno visto una chiusura forzata delle mense e di altri servizi a supporto delle persone senza dimora. “Da un giorno all’altro le persone in strada si sono trovate sole, senza la rete di supporto a loro conosciuta e necessaria per sopravvivere”, spiega Alberto Sinigallia.
“Per la prima volta abbiamo incontrato persone senzatetto che non mangiavano da giorni. Da qui la decisione di non chiuderci in casa ma di inventarci qualcosa per star loro vicino. Abbiamo allora messo le ruote alla cucina: i senzatetto non potevano recarsi a una mensa e siamo andati noi da loro”, aggiunge. La cucina mobile è un foodtruck con fornelli, forno e bollitori a bordo, che seguirà, migliorandolo e potenziandolo, il servizio già offerto dalle Unità di strada di Progetto Arca, i gruppi di volontari che distribuiscono pasti alle persone senza dimora della zona di San Pietro da oltre dieci anni.
Al momento è prevista ogni settimana la preparazione e la distribuzione di 450 cene calde, e altrettante colazioni, dispensate in quattro sere in due quartieri della città: San Pietro appunto, con la postazione fissa in via della Conciliazione, e zona Cassia – La Giustiniana (XV Municipio), dove è presente anche Casa Arca, la microcomunità che Progetto Arca gestisce da anni nella capitale per accogliere uomini in difficoltà che hanno bisogno di un sostegno abitativo per poter recuperare una dimensione lavorativa e sociale. La cucina mobile garantisce un servizio ordinato, senza assembramenti, che permette ai volontari di entrare in contatto con le persone e di monitorare i casi di maggiore fragilità: donano un pasto caldo, all’occorrenza anche un sacco a pelo, e poi ascoltano e avviano momenti di dialogo utili a instaurare una relazione di fiducia con le persone incontrate, per orientarle poi ai servizi assistenziali sul territorio avviando percorsi di accoglienza e reinserimento sociale. In città, gli operatori e i volontari di Progetto Arca lavorano in rete con il Forum del volontariato, che coordina tutte le Unità di strada romane dedicate all’assistenza alle persone senza dimora, coinvolgendo in tutto una cinquantina di realtà tra associazioni, enti e parrocchie.
Insieme a Roma, le città dotate al momento di cucina mobile sono Milano, Varese e Torino. E nel corso di quest’anno sono previste nuove aperture, come a Napoli. Nel complesso, Progetto Arca distribuisce oggi in Italia duemila cene e duemila colazioni alla settimana. “La cucina mobile da strumento di emergenza si è trasformato in meno di un anno in un servizio per noi strutturale, che accompagna le Unità di strada in tutte le città in cui siamo presenti”, continua il presidente Sinigallia. “La cucina mobile – sottolinea – ci ha aperto la visione di mettere le ruote a tutti i servizi che possono essere utili a chi vive in strada, come per esempio un servizio docce, un social market, un dormitorio”. “Visto l’aggravarsi quotidiano dell’emergenza sociale, con giù persone che entrano nell’indigenza rispetto a quelle che ne escono, non staremo ad aspettare che sia chi ha bisogno a venire da noi, ma andremo noi dove serve. Grazie quindi di cuore – dichiara – a tutti i volontari e ai donatori senza i quali tutto questo non sarebbe possibile”. I partner che hanno reso possibile l’acquisto del nuovo foodtruck, ma anche l’approvvigionamento continuo del cibo da cucinare e dispensare sono Incomedia s.r.l., Unilever Italy holdings S.r.l., Unione buddhista italiana, Doppio malto s.p.a., General beverage – Io sano. A sostenere poi la fondazione nei progetti di contrasto alla povertà è anche la Nazionale italiana cantanti, rappresentata oggi all’inaugurazione da Leo Gassman.