“L’Italia non puo’ essere lasciata sola ad affrontare il flusso migratorio“. Lo afferma in un’intervista a Il Messaggero il principale collaboratore del Papa, il cardinale Pietro Parolin. Sulle tensioni di questi giorni tra Italia, Francia e Spagna, Parolin ha affermato di aver fiducia “che da parte italiana non verra’ meno quella sensibilita’ umanitaria che ha sempre caratterizzato l’agire del Paese, sia per quanto riguarda la popolazione, sia per le sue istituzioni. La sensibilita’ umanitaria fa parte dell’identita’ dell’Italia, una sorta di Dna”.
L’Italia doveva accogliere la nave Aquarius con il suo carico di migranti, ora diretta verso la Spagna? “Sul terreno delle decisioni non intendo scendere – dice il cardinale – anche perche’ la questione giuridica e’ davvero molto, molto complessa, come ho potuto approfondire in questi giorni. Ci sono molti punti aperti”. Riguardo la questione dei migranti e le politiche messe in atto dagli Stati per mantenere gli obblighi di accoglienza accettati a livello internazionale, Parolin ha sottolineato che “l’importante e’ che ci sia una risposta comune a questo problema e, nello specifico, che l’Italia non sia lasciata sola ad affrontare il problema delle migrazioni”.
