PAPA: “CHI SERVE NON È UN PERDENTE”
“Siamo chiamati a rinnovare la scelta di servire nella Chiesa”.
È l’invito rivolto oggi dal Papa, nella Messa celebrata nella basilica di San Pietro in suffragio dei cardinali e vescovi defunti nel corso dell’anno.
“Dio ci ha serviti per primo”, ha ricordato Francesco a proposito del gesto della lavanda dei piedi: “Il ministro di Gesù, venuto per servire e non per essere servito non può che essere a sua volta un Pastore pronto a dare la vita per le pecore”. “Chi serve e dona, sembra un perdente agli occhi del mondo”, ha ammesso il Papa: in realtà, “proprio perdendo la vita, la ritrova. Perché una vita che si spossessa di sé, perdendosi nell’amore, imita Cristo: vince la morte e dà vita al mondo. Chi serve, salva. Al contrario, chi non vive per servire, non serve per vivere”.
L’amore di Gesù, ha sottolineato Francesco, è “un amore tanto concreto, così concreto che ha preso su di sé la nostra morte. Per salvarci, ci ha raggiunti là dove noi eravamo andati a finire, allontanandoci da Dio datore di vita: nella morte, in un sepolcro senza uscita”. “Questo è l’abbassamento che il Figlio di Dio ha compiuto, chinandosi come un servo verso di noi per assumere tutto quanto è nostro, fino a spalancarci le porte della vita”, ha commentato il Papa. agensir