Religioni

PAPA: NON BASTA DIRSI CRISTIANI PER ‘ESSERE’ CRISTIANI

Foto: Ansa/C. Peri

Non basta dirsi cristiani per ’essere’ cristiani, cioè coerenti con il Vangelo. Non si possono fare “compromessi” e dunque occorre uscire dalle “ipocrisie”. Papa Francesco, nell’Angelus di ieri, ha richiamato all’essenza vera del Vangelo, che mette al primo posto gli ultimi e ha ribadito che da lì, dall’aiuto ai più deboli, passa la via di una vita autenticamente cristiana.

Un monito a chi troppo facilmente si autodefinisce cattolico ma continua a perseguire altro tipo di comportamenti. La parola di Gesù mette in crisi “spezzando le facili illusioni di quanti credono di poter coniugare vita cristiana e mondanità, vita cristiana e compromessi di ogni genere”, “atteggiamenti contro il prossimo”.

“Si tratta di non vivere in maniera ipocrita, ma di essere disposti a pagare il prezzo di scelte coerenti” col Vangelo. “È buono dirsi cristiani, ma occorre soprattutto essere cristiani nelle situazioni concrete – sono le parole di Papa Francesco -, testimoniando il Vangelo che è essenzialmente amore per Dio e per i fratelli”.

L’atteggiamento del cristiano dovrebbe essere quello di “cercare nella vita coerenza, e pagare il prezzo della coerenza con il Vangelo”. Papa Bergoglio è poi tornato a sottolineare l’importanza di una Chiesa aperta a tutti: “la testimonianza del Vangelo” può superare “ogni divisione fra individui, categorie sociali, popoli e nazioni. La testimonianza del Vangelo brucia ogni forma di particolarismo e mantiene la carità aperta a tutti, con un’unica preferenza: quella per i più poveri e gli esclusi”.

Infine, un pensiero al mondo del volontariato che mai fa mancare il sostegno ai più deboli: “Penso con ammirazione a tante comunità e gruppi di giovani che, anche durante l’estate, si dedicano a questo servizio in favore di ammalati, poveri, persone con disabilità. Per vivere secondo lo spirito del Vangelo occorre che, di fronte ai sempre nuovi bisogni che si profilano nel mondo, ci siano discepoli di Cristo che sappiano rispondere con nuove iniziative di carità “, ha concluso il Papa.

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