PAPA, MONITO SULLA POVERTA’
Nell’udienza generale di oggi Papa Francesco ha ribadito che “ignorare il povero è disprezzare Dio e questo dobbiamo impararlo bene. Il grido silenzioso dei poveri di tutti i tempi è la contraddizione di un mondo in cui immense ricchezze e risorse sono nelle mani di pochi.”
Papa Francesco ancora una volta condanna la ricchezza e si rivolge alla piazza, cosi come si era rivolto alla CEI all’indomani dell’apertura dell’assemblea annuale dei vescovi italiani.
“Soldi e potere distruggono la Chiesa – ha detto il Pontefice – quando vescovi e preti si mettono al servizio del potere e non di Gesù: lui ci ha parlato con il linguaggio dell’umiliazione, della morte e redenzione, non con quello della ricchezza, della vanità e dell’orgoglio”.
“La tentazione di arrampicarsi, continua Papa Francesco, è presente nella Chiesa oggi come ai tempi dei primi discepoli: Gesù ci indica la strada del servizio, dove il più grande è quello che più serve gli altri, non quello che si vanta e che cerca il potere. Il linguaggio di Gesù insegna la strada nella vita cristiana: umiltà e non ambizioni e tentazioni mondane.”
Dura condanna del carrierismo nella Chiesa in tutte le istituzioni: parrocchie, collegi, vescovadi.
Daniela Pieri