PAPA, LA VIOLENZA SULLE DONNE E’ UNA VELENOSA GRAMIGNA CHE VA ELIMINATA DALLE RADICI
“La violenza sulle donne è una velenosa gramigna che affligge la nostra società e che va eliminata dalle radici. E queste radici sono culturali e mentali, crescono nel terreno del pregiudizio, del possesso, dell’ingiustizia”. Cosi’ Papa Francesco nel messaggio per la campagna nazionale contro la violenza sulle donne organizzata da Rai radio1 Gr1 & cadmi D.I.Re.
“In troppi luoghi e troppe situazioni- aggiunge- le donne sono messe in secondo piano, sono considerate ‘inferiori’, come oggetti: e se una persona è ridotta a una cosa, allora non ne se ne vede più la dignità, la si considera solo una proprietà di cui si può disporre in tutto, fino addirittura a sopprimerla. Quante donne sono sopraffatte dal peso e dal dramma della violenza!
Quante sono maltrattate, abusate, schiavizzate, vittime della prepotenza di chi pensa di poter disporre del loro corpo e della loro vita, obbligate ad arrendersi alla cupidigia degli uomini”.
Purtroppo, prosegue il Pontefice, “su questo i mass-media giocano ancora un ruolo ambiguo. Da una parte favoriscono il rispetto e la promozione delle donne; ma dall’altra trasmettono continuamente messaggi improntati all’edonismo e al consumismo, i cui modelli, sia maschili sia femminili, obbediscono ai criteri del successo, dell’autoaffermazione, della competizione, del potere di attrarre l’altro e dominarlo. Ma dove c’è dominio c’è abuso! Non è amore quello che esige prigionieri. Il Signore ci vuole liberi e in piena dignità! Davanti alla piaga degli abusi fisici e psicologici sulle donne c’è l’urgenza di riscoprire forme di relazioni giuste ed equilibrate, basate sul rispetto e sul riconoscimento reciproci. I condizionamenti di ogni tipo vanno contrastati con un’azione educativa che, a partire dalla famiglia, ponga al centro la persona con la sua dignità”. “È nostro dovere, responsabilità di ciascuno- insiste Bergoglio-, dare voce alle nostre sorelle senza voce: le donne vittime di abuso, sfruttamento, emarginazione e pressioni indebite. Non restiamo indifferenti! È necessario agire subito, a tutti i livelli, con determinazione, urgenza, coraggio.
Dal cuore e dalla carne di una donna è venuta al mondo la salvezza; da come trattiamo la donna, in tutte le sue dimensioni, si rivela il nostro grado di umanità”.
“Care amiche e cari amici, auguro che questa “onda”, che oggi fate partire, sia davvero lunga e possa contribuire a un cambio di mentalità. Vi benedico e vi incoraggio ad andare avanti in questo impegno”, conclude il Papa.