PAPA: “LA MUSICA AIUTA I TESTI BIBLICI A PARLARE”
Anche la musica può aiutare i testi biblici a parlare. Lo ha sottolineato il Papa in un videomessaggio all’incontro promosso dal Pontificio Consiglio della Cultura in collaborazione con il Pontificio Istituto di Musica Sacra e il Pontificio Istituto Liturgico dell’Ateneo Sant’Anselmo, che si svolge online sul tema “Chiesa e Musica: Testi e contesti”.
“Un buon musicista – ha detto Bergoglio- conosce il valore del silenzio, il valore della pausa. L’alternanza tra suono e silenzio è feconda e permette l’ascolto, che ha un ruolo fondamentale in ogni dialogo. Cari musicisti, la sfida comune è di ascoltarci a vicenda. Nella liturgia siamo invitati all’ascolto della Parola di Dio. La Parola è il nostro “testo”, il testo principale; la comunità il nostro “contesto”. La Parola è fonte di senso, illumina e guida il cammino della comunità. Sappiamo quanto sia necessario narrare la storia della salvezza in idiomi e linguaggi che si possano ben comprendere”.
“Anche la musica – ha poi ricordato il Papa- può aiutare i testi biblici a ’parlare’ nei nuovi e differenti contesti culturali, così che la Parola divina possa raggiungere in modo efficace le menti e i cuori”. Bergoglio rivolge il pensiero in particolare “alle civiltà indigene, nelle quali l’approccio alla musica è integrato con gli altri elementi rituali della danza e della festa. In questo contesto possono emergere narrazioni coinvolgenti al servizio dell’evangelizzazione. Voci, strumenti musicali e composizioni continuino a esprimere, nell’attuale contesto, l’armonia della voce di Dio, conducendo verso la ’sinfonia’, cioè la fraternità universale”