PAPA: LA CONVERSIONE È AUTENTICA QUANDO ARRIVA ALLE TASCHE
“L’autenticità di un cristiano si vede dalle tasche: se si dona agli altri e non si accumula per sé, allora c’è autentica conversione”. Lo sottolinea il Papa nel corso dell’udienza generale nell’Aula Nervi.
Bergoglio, riprendendo il ciclo di catechesi sugli Atti degli Apostoli, incentra la sua meditazione sul tema ’Fra loro tutto era comune. La comunione integrale nella comunità dei credenti’.
“La comunità cristiana – osserva il Pontefice – nasce dall’effusione sovrabbondante dello Spirito Santo e cresce grazie al fermento della condivisione tra i fratelli e le sorelle in Cristo. C’è un dinamismo di solidarietà che edifica la Chiesa come famiglia di Dio, dove risulta centrale l’esperienza della koinonia, parola greca che vuol dire ’mettere in comune’, essere come una comunità, non isolati, mettere in comune, partecipare, non isolarsi ’condividere’, ’comunicare, partecipare’”.
Il Pontefice si rivolge a fedeli e pellegrini arrivati da tutto il mondo: “Se voi volete sapere se siete buoni cristiani dovete pregare, riconciliarvi ma quel segnale che il tuo cuore si è convertito è quando la conversione arriva alle tasche. Lì si vede se uno aiuta i più poveri. Quando la conversione arriva lì, stai sicuro che è vera conversione ma se resta nelle parole non è buona conversione. La vita eucaristica, le preghiere, la predicazione degli Apostoli e l’esperienza della comunione fanno dei credenti una moltitudine di persone che hanno ’un cuore solo e un’anima sola’ e che non considerano loro proprietà quello che possiedono, ma tengono tutto in comune, per aiutarsi ad essere generosi non tirchi”.
Bergoglio fa l’esempio del volontariato: “Quanti cristiani in Italia fanno il volontariato! Questo è bellissimo, è comunione e condividere con chi ha bisogno. Così è il volontariato, le visite ai malati: sempre condividere e non cercare solo il proprio interesse!”.