PAPA: “IL PRESUNTUOSO E’ INCAPACE DI AVERE IL PERDONO”
Questa mattina, per la prima udienza generale dell’anno, Papa Francesco ha scelto l’Aula Paolo VI, dove ha fatto ingresso dalla porta posteriore della Sala Nervi, accolto da un’ovazione dei circa settemila pellegrini presenti, provenienti da tutto il mondo; ha poi percorso la corsia centrale salutando le due ali di fedeli, soffermandosi a scambiare battute e dispensare sorrisi, gesti d’incoraggiamento e benedizioni fino poi con l’abbracciare e accarezzare soprattutto i tanti bambini presenti.
“Che cosa puo’ donare il Signore a chi ha gia’ il cuore pieno di se’, del proprio successo? Nulla, perche’ il presuntuoso e’ incapace di ricevere perdono, sazio com’e’ della sua presunta giustizia”, queste sono le parole che ha scelto lo stesso Bergoglio per continuare il ciclo di catechesi sulla messa, incentrando il suo ragionamento sull’atto penitenziale.
“Nella sua sobrieta’ – continuato il pontefice – esso favorisce l’atteggiamento con cui disporsi a celebrare degnamente i santi misteri, ossia riconoscendo davanti a Dio e ai fratelli i nostri peccati, che siamo peccatori. L’invito del sacerdote infatti e’ rivolto a tutta la comunita’ in preghiera, perche’ tutti siamo peccatori”.
Il Papa ha ricordato la parabola del fariseo e del pubblicano, “dove soltanto il secondo torna a casa giustificato, cioe’ perdonato. Chi e’ consapevole delle proprie miserie e abbassa gli occhi con umilta’, sente posarsi su di se’ lo sguardo misericordioso di Dio. Sappiamo – conclude Francesco – per esperienza che solo chi sa riconoscere gli sbagli e chiedere scusa riceve la comprensione e il perdono degli altri”.