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PAPA: IL MATRIMONIO RICHIEDE FEDELTÀ E LEALTÀ, MA VA PREPARATO

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Il matrimonio, come ogni rapporto umano, “non è autentico senza fedeltà e lealtà”. Ma va accuratamente preparato, anche tramite uno speciale “catecumenato”: “la chiamata alla vita coniugale richiede un accurato discernimento sulla qualità del rapporto e un tempo di fidanzamento per verificarla”, perché “con l’amore non si gioca”.

Lo ha detto il Papa nell’udienza generale che, nel ciclo di catechesi sul Decalogo, ha dedicato oggi “alla Sesta Parola, che riguarda la dimensione affettiva e sessuale, e recita: ’Non commettere adulterio’”. “Il richiamo immediato è alla fedeltà”, ha sottolineato Francesco, spiegando che “non si può amare solo finché ’conviene’; l’amore si manifesta proprio oltre la soglia del proprio tornaconto, quando si dona tutto senza riserve”. Come afferma il Catechismo, “l’amore vuole essere definitivo. Non può essere ’fino a nuovo ordine’”, ha ricordato. “La fedeltà è la caratteristica della relazione umana libera, matura, responsabile. Anche un amico si dimostra autentico perché resta tale in qualunque evenienza, altrimenti non è un amico”.

Secondo il Pontefice, “l’essere umano ha bisogno di essere amato senza condizioni, e chi non riceve questa accoglienza porta in sé una certa incompletezza, spesso senza saperlo”. Il cuore umano “cerca di riempire questo vuoto con dei surrogati, accettando compromessi e mediocrità che dell’amore hanno solo un vago sapore”, e “il rischio è di chiamare ’amore’ delle relazioni acerbe e immature, con l’illusione di trovare luce di vita in qualcosa che, nel migliore dei casi, ne è solo un riflesso”. Per Francesco, “così avviene di sopravvalutare l’attrazione fisica, che in sé è un dono di Dio ma è finalizzata a preparare la strada a un rapporto autentico e fedele con la persona”. Ed è così che “per accedere al Sacramento del matrimonio, i fidanzati devono maturare la certezza che nel loro legame c’è la mano di Dio, che li precede e li accompagna, e permetterà loro di dire: ’Con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre’”.

“Non possono promettersi fedeltà ‘nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia’, e di amarsi e onorarsi tutti i giorni della loro vita, solo sulla base della buona volontà o della speranza che ’la cosa funzioni’. Hanno bisogno di basarsi sul terreno solido dell’Amore fedele di Dio”, ha aggiunto. “E per questo – ha continuato il Papa a braccio -, prima di ricevere il sacramento del matrimonio, ci vuole un’accurata preparazione, direi un catecumenato, perché si gioca tutta la vita nell’amore e con l’amore non si gioca. Non si può dire preparazione al matrimonio a tre o quattro conferenze date in parrocchia: no, questa non è preparazione, questa è finta preparazione, e la responsabilità di chi fa questo cade sul parroco, sul vescovo che permette queste cose. La preparazione dev’essere matura, e ci vuole tempo. Non è un atto formale, è un sacramento, e si deve preparare con un vero catecumenato”. La fedeltà è un modo di essere, uno stile di vita. Si lavora con lealtà, si parla con sincerità, si resta fedeli alla verità nei propri pensieri, nelle proprie azioni. Una vita intessuta di fedeltà si esprime in tutte le dimensioni e porta ad essere uomini e donne fedeli e affidabili in ogni circostanza”.

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