Religioni

PAPA FRANCESCO: QUESTA DIFFICOLTÀ CI FACCIA SCOPRIRE L’UNITÀ, SUPERIORE A OGNI DIVISIONE

“Preghiamo perché il Signore ci dia la grazia dell’unità fra noi, che le difficoltà di questo tempo ci facciano scoprire la comunione fra noi, l’unità, che sempre è superiore a ogni divisione”. Lo ha detto papa Francesco all’inizio della messa del mattino a Casa Santa Marta.

Nell’omelia papa Francesco ha spiegato che “convertirsi è questo, tornare a essere fedeli. La fedeltà, quell’atteggiamento umano che non è tanto comune nella vita della gente, nella nostra vita: sempre ci sono delle illusioni che attirano l’attenzione, e tante volte noi vogliamo andare dietro a queste illusioni. La fedeltà, nei tempi buoni e nei tempi brutti”.

“Tante volte – ha proseguito -, quando ci sentiamo sicuri, cominciamo a fare i nostri progetti, ci allontaniamo lentamente dal Signore, non rimaniamo nella fedeltà, e la sicurezza mia non è quella che mi dà il Signore: è un idolo”. “Sì, possiamo dire ’no, padre, io non mi inginocchio davanti agli idoli’ – ha detto ancora il Pontefice -. Forse non ti inginocchi, ma che tu li cerchi e tante volte nel tuo cuore adori gli idoli è vero. Tante volte la propria sicurezza apre la porta agli idoli”.

“Ma è cattiva la propria sicurezza? – ha continuato – No, è una grazia. Essere sicuro, ma essere sicuro anche che il Signore è con me. Ma quando c’è la sicurezza, e io al centro, e mi allontano dal Signore, divento infedele”. “È tanto difficile conservare la fedeltà – ha osservato Francesco -. Tutta la storia di Israele, e poi tutta la storia della Chiesa, è piena di infedeltà, piena. Piena di egoismi, di proprie sicurezza, e fanno che il popolo di Dio si allontani dal Signore, perda quella fedeltà. La grazia della fedeltà”.

“E anche fra noi, fra le persone – ha aggiunto -, la fedeltà non è una virtù a buon mercato, certamente. Uno non è fedele all’altra, all’altro… Convertitevi, tornate alla fedeltà al Signore”. “Chiediamo oggi al Signore la grazia della fedeltà – ha concluso il Papa -, di ringraziare quando lui ci dà sicurezze, ma mai pensare che sono le ’mie’ sicurezze, e sempre guardare oltre le proprie sicurezze. La grazia di essere fedeli anche davanti ai sepolcri, davanti al crollo di tante illusioni. La fedeltà che rimane sempre, ma non è facile mantenerla: che sia lui, il Signore, a custodirla”.

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