PAPA FRANCESCO: “NO AI CRISTIANI INCOERENTI CHE DANNO SCANDALO”
Il Papa mette in guardia i cristiani sui rischi dell’incoerenza: “Dio è santo ma se la nostra vita non è santa c’è una grande incoerenza. La santità di Dio deve rispecchiarsi nella nostra vita. Io sono cristiano ma faccio tante cose brutte. Questo scandalizza e non aiuta”, ha detto Francesco nel corso dell’udienza generale, che oggi è tornato a tenere in piazza San Pietro.
“Cari fratelli e sorelle, buongiorno! Sembra che l’inverno se ne stia andando perciò siamo tornati in Piazza. Benvenuti in Piazza”, ha esordito il Pontefice che, nella riscoperta del “Padre nostro”, approfondisce l’invocazione “sia santificato il tuo nome”. Da qui l’aggiunta a braccio per mettere in guardia i cristiani che predicano una cosa e poi ne fanno un’altra. “Nella sua semplicità ed essenzialità, il ’Padre nostro’ – ricorda Francesco – educa chi lo prega a non moltiplicare parole vane, perché – come Gesù stesso dice – ’il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate’. Quando parliamo con Dio, non lo facciamo per rivelare a Lui quello che abbiamo nel cuore: Lui lo conosce molto meglio di noi stessi! Se Dio è un mistero per noi, noi invece non siamo un enigma ai suoi occhi. Dio è come quelle mamme a cui basta uno sguardo per capire tutto dei figli: se sono contenti o tristi, se sono sinceri o nascondono qualcosa. Il primo passo della preghiera cristiana è dunque la consegna di noi stessi a Dio, alla sua provvidenza”.
Il Pontefice ricorda che il male non ha l’ultima parola: “La santità di Dio è una forza in espansione, e noi supplichiamo perché frantumi in fretta le barriere del nostro mondo. Quando Gesù incomincia a predicare, il primo a pagarne le conseguenze è proprio il male che affligge l’uomo. Il male ha i giorni contati, il male non è eterno, non può più nuocerci: è arrivato l’uomo forte che prende possesso della sua casa. E questo uomo forte è Gesù. La preghiera scaccia ogni timore. Il Padre ci ama, il Figlio alza le braccia affiancandole alle nostre, lo Spirito lavora in segreto per la redenzione del mondo. Noi non vacilliamo nell’incertezza. Una cosa è certa: è il male ad avere paura e questo è bello”.